Carlo Cuppini

giovedì 10 febbraio 2011

Tregua

Le tue labbra protese in attesa
lo spazio tra esse più grande
di una singola lettera e più stretto
di un'intera parola
descrive esattamente l'ampiezza
di una sillaba segreta
che non dici
mi guardi
attendi
che in quell'apertura minuscola entri
il mio fiato acuminato e
morbido e
pronto a tramutarsi in parola e
sciogliersi una volta raggiunto
l'alveo del tuo palato

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