blog di Carlo Cuppini

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sabato 16 aprile 2011

Poesia per Vittorio Arrigoni

mettono una accanto all'altra le teste
le nostre poi le fanno scoppiare che dice
dice oggi non si va dal veterinario che i bimbi
i bambini non si curano ormai i bambini
i pezzi di bimbi non si rimettono a posto i bambini
dovranno giocare al dottore da soli che dice che
neanche parlare si può oramai ché una volta
scoppiate le teste non ha senso parlare non ha
non ha voce la storia non ha 
lessico il cuore e la mente e quei pezzi di testa
scoppiati nel vuoto ronzio delle telecamere-rotative
che non ricordano l'odore dello zolfo né sanno
chi è stato e noi qui non 
sanno sappiamo non sanno se chi
se una corda un sacchetto di plastica o cosa
se chiediamo perché o chi mai o chi
chi altri mai se non chi
noi rimasti senza chi senza 
l'ombra di di un uomo di che era
la voce di un uomo che buono coraggio e
la scelta che scelta di vita la vita che voce che volto
che umile buono coraggio non è affatto poco
nel fare nel dire non è
affatto poco che ora qui noi
non sappiamo che dire che fare che noi
ricordare non basta ma che






poesia pubblicata su nazione indiana
http://www.nazioneindiana.com/2011/04/29/poesia-per-vittorio-arrigoni/

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