Carlo Cuppini

venerdì 23 settembre 2011

Cerniere (da Lucrezio)

Corpo disteso squadernato ricoperto
di gemme-parole come piaghe
cerniere di denti metallici 
tirare linguetta del verbo per aprire 
bocche occhi riversanti persona
su curve di cose concave fuori
serrate addentate a rivelarsi cicatrici 
feritoie di frecce sebastiàniche lanciate 
come simulacri degli oggetti dardi 
inficcati poi incorpàti e archiviati 
al di dentro tra tendini fasce 
cementate di tendini tra intermondi 
densi di iperspazi dove posto per roba 
da stipare ce n'è in abbondanza 
atlante delle offese col tempo 
divenute illeggibili criptate 
allo sguardo esterno al domani
bocche rosse boccheggiano oralità grondare
di piaghe piantate di semi spalancati
riscatto di infiorescenze veneree

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