Carlo Cuppini

venerdì 7 ottobre 2011

Aspiro

dopo una poesia di Novella Torre 
(per via di una svista, come si conviene)

aspiro la polvere
lavo le stoviglie
asciugotutto
disgorgo


non è vero niente
la casa è un disastro
percorsa da correnti
le stanze in balia dei venti


la casa è sana e salva
abitata da rettili
felini nascosti tra i giunchi
non mangio più i mammiferi


intendo essere mangiato
dalle bocche dell'edera in corridoio 
dichiaro che aspiro – non polvere
aspiro – fermamente a

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