Carlo Cuppini

venerdì 21 ottobre 2011

Omaggio a Mandel'stam 1891-1938

ci tagliano lembi di pelle sul torace
due strisce a forma di bretelle come fanno ai Ceceni
estraggono tasselli di carne per infilarci fagioli
scrivono editti di morte intrecciando i capelli di lei

nel vuoto il silenzio la stanza la salma dell’ornitorinco
il mostro conta i minuti inchiodato a bracci d’attesa
gli ficcano voci lusinghe minacce dentro orecchie pelose
puntellato agli antipodi sembra resistere e per un istante
     ricordare il nome

col mitra si fanno buchi perfetti nel groviera
a riempirli di sangue ci ha già pensato il poeta
che andava per tutta la Russia a gridare io sono il poeta
e la neve continuava a cadere su ciò che non c’era




Pubblicata su
Nazione Indiana
Poetarum Silva



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