Carlo Cuppini

venerdì 22 giugno 2012

filastrocca (anti?)politica per la buonanotte

mi stringono la mano
la scuotono affabilmente
poi ruotano veloci il polso
afferrano la mia sul dorso
infilano una penna tra le dita
la muovono leggermente per farmi scrivere: spara
e in effetti là fuori c'è qualcuno che spara
e c'è anche uno che rimane ammazzato

senza smettere di sorridere
mi dicono: bravo
ora abbiamo stretto un contratto
questa è la democrazia è il moderno stato
noi siamo i rappresentanti
ma tu sei il sovrano
insieme a tutti quanti
perché qui il popolo è sovrano

annuisco convinto
consenziente
condiscendente
perfino connivente
anche se adesso che ci penso 
non l'hanno mica specificato
che dove c'è un sovrano
c'è uno schiavo

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