Carlo Cuppini

martedì 27 novembre 2012

Canzone nuova

Alla fermata del tempo
scesero tutti anche i pesci di fiume
per vegliare la stella morente
che dal letto si guardava scivolare

Alla luce dell'ultimo lampione
rimasto in piedi dopo la tempesta di sale
io sedevo sulla panchina di legno
e tu gridavi: Viva la Rivoluzione!

Alla luce di un buio millenario
tu nuotavi sotto l'ombra del mare
io pensavo alla prima persona
e c'era chi piangeva giù dai balconi

All'arrivo del tempo a venire
in mezzo ai colpi di una nuova pulsione
noi viaggiavamo forsennatamente
come due pezzi di cielo per strada

Gli uccelli posati sul filo della luce
guardano tutti lo stesso verso dell'andare
rubano la corrente alle telescriventi
caricano il becco per la battaglia solare

E poi cacano forte sugli automobilisti
cantando l'inno della vita che insiste
e bussa e spinge su tutte le membrane
scardina i denti delle maschere vuote

Le bestie accorsero tutte assieme al richiamo
le notte s'era appena rovesciata per la strada
noi giocavamo con le bilie nel piazzale
il vento si truccava gli occhi per farsi guardare

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