Carlo Cuppini

lunedì 7 ottobre 2013

stanotte

chiamo l'angelo e arriva la zanzara
a dire che non c'è strada
non c'è giravolta che possa
scamparci dalla cascata

la schiaccio sulla faccia
con uno schiaffo
mi giro dall'altra parte
e continuo nella mente a chiamare

dall'altra parte c'è la tua schiena calda
e in fondo al letto la culla
con la nostra bambina
il respiro ci evapora piano

domani sarà ancora l'inizio
del cominciare del tempo
le mie radici vanno dentro la terra
la terra si risveglia nel cielo