Carlo Cuppini

martedì 15 febbraio 2022

Comunicato stampa - Sciopero della fame

Lunedì 15 febbraio 2022

COMUNICATO STAMPA


Mentre un numero sempre più ampio di scienziati autorevoli dichiara che l’adozione di politiche di green pass non ha alcun valore sanitario e scientifico, e mentre queste vengono cancellate in tutta Europa, il governo italiano impone in questi giorni una definitiva escalation verso livelli di discriminazione di intere categorie di cittadine e cittadini senza pari nel mondo. Dal 10 gennaio, questo comporta l’esclusione dalla vita sociale di una parte della popolazione che comprende perfino le nostre ragazze e i nostri ragazzi. 

Oggi assistiamo a milioni di persone – comprese centinaia di migliaia di adolescenti e minorenni – che si trovano esclusi dai diritti più elementari e da numerosi diritti costituzionalmente garantiti. Questi diritti, pensiamo solamente al diritto al lavoro e quindi al sostentamento per sé e per la propria famiglia, sono essenziali per garantire la dignità della persona umana. 

Mai prima d’ora nella storia della Repubblica Italiana il governo del Paese ha così duramente colpito cittadine e cittadini, strumentalizzando e distorcendo ogni giorno sia il fatto pandemico che il processo scientifico. Il tessuto sociale del Paese è sconvolto e dilaniato come mai prima a memoria d’uomo, e gli stessi fondamenti dello stato di diritto, della Costituzione e della democrazia sono messi gravemente a repentaglio.

Questa condizione ha suscitato la preoccupazione di Amnesty International, che ha esortato l’Italia a non usare il green pass a scopi discriminatori – cosa che evidentemente, secondo l’organizzazione, sta facendo.

La stessa richiesta è stata formalmente avanzata dalla Garante per l’Infanzia della Regione Toscana e da altri garanti regionali relativamente alla condizione di milioni di bambine, bambini, adolescenti, colpiti tragicamente dagli effetti di queste norme.

E gli stessi sottosegretari all’Istruzione Rossano Sasso e Barbara Floridia hanno definito discriminatorie le norme che regolamentano la quarantena nel ciclo primario della scuola pubblica, distinguendo – peraltro senza alcun ravvisabile criterio scientifico – tra alunne e alunni vaccinati e non vaccinati.

Diritti inalienabili sono divenuti concessioni condizionate e differenziate. Per la natura stessa del green pass, la modulazione delle discriminazioni è estremamente flessibile. Per questo vengono colpiti oggi i salvati di ieri, e si colpirà domani secondo le agende del governo in carica. Nessuno può sentirsi al riparo.

Decine di persone in tutto il Paese stanno praticando lo sciopero della fame, ormai da alcune settimane, come gesto spontaneo e improrogabile di protesta dettato da un definitivo rifiuto tanto di queste politiche autoritarie quanto del devastante clima di intolleranza che si è creato in Italia e che alimenta una gravissima divisione sociale. Molte altre persone si stanno accingendo in questi giorni a prendere analoghe decisioni.


Chiediamo alle forze politiche, alle istituzioni, agli organismi di garanzia, alle associazioni per la tutela dei diritti umani – e per la tutela dei minori in particolare - di prendere atto che questa strategia non può e non deve essere il modo in cui uscire dalla crisi.

Chiediamo al Governo e al Parlamento di rimuovere immediatamente, permanentemente e in via di principio, ogni forma di green pass, e con questo ogni forma di discriminazione tra cittadine e cittadini.

Ci rivolgiamo altresì ai media e agli osservatori internazionali per chiedere attenzione verso una deriva politica in atto da mesi e giunta ormai ben oltre il punto di non ritorno, che costituisce anomalia assoluta nel contesto Europeo, e dovrebbe destare la più forte preoccupazione in chiunque si riconosca nei valori liberali e democratici.



Donatella Campai

Luca Cellai

Licia Coppo

Carlo Cuppini

Antonella Marsilia

Paola Olivieri

Sergio Porta

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