Carlo Cuppini

venerdì 17 giugno 2022

De amicitia

In questi due anni hanno fatto di tutto - hanno fatto letteralmente carte false - per convincerci che nell’odio sociale sta il segreto della felicità; che nella caccia all’uomo sta la possibilità della salvezza; che nella discriminazione ridiede la giustizia; che nell’obbedienza è l’unica virtù; che creare divisioni è buon governo; che occhio per occhio è un principio dignitoso; che nella paura dell’altro sta il rispetto; che la paura della morte è l’elisir di lunga vita; che nella ritirata alberga la saggezza.

La mia mente ricorderà tutte queste trovate della peggiore classe dirigente di sempre – scienziati, intellettuali, giornalisti, opinionisti e influencer compresi.

Il mio cuore ricorderà soltanto una cosa: l’AMICIZIA. Quella che ignora distanze, tempi, età anagrafiche, visioni, ideologie, tradizioni, pericoli, e che si nutre di verità, diversità, confronto, umiltà, reciprocità, desiderio.

A tutte le amiche e gli amici. Quelli veri. Quelli nuovi. Quelli vecchi. Quelli ritrovati. Quelli non ancora incontrati di persona. Quelli che ho visto una volta, e forse non accadrà mai più. Quelli che la pensano così simile a me. Quelli che non potrebbero essere più diversi da me. Quelli che il cuore parla al cuore, anche senza tante parole. E NIENTE potrebbe turbare il legame.




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