Carlo Cuppini

venerdì 25 marzo 2011

il giorno

il giorno avvampa come un foglio
bianco e cieco dove noi
siamo stati scritti
per sbaglio –
locuste
no
non devono arrivare a colmare
il vuoto che lasciamo noi
nel venire al mondo
nel farci presenti
nell'incarnarci
in sogni –

in retaggi di sogni intollerati
ossidati litigiosi ribelli 
disperati bruciati
belli




(leggendo Mandel'stam, nemico-amante-vittima del "secolo-canelupo")

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