Carlo Cuppini

martedì 24 maggio 2011

Chi subisce il torto paga

Da molti anni non possiedo un televisore e di conseguenza non pago il canone. Mi sento particolarmente fortunato, oggi, dopo aver letto i titoli dei giornali: saranno i contribuenti a pagare la mega-multa per le illegali scorribande berlusconiane sui tg nazionali (almeno quella comminata alla Rai): 350.000 euro tra tg1 e tg2, per avere consentito al Capo del Governo di compiere senza freno le sue scorribande finalizzate a influenzare l'opinione pubblica e spostare un po' di voti in vista dei ballottaggi.



Berlusconi esce illeso da questa vicenda – pur essendone chiaramente lui stesso ideatore e regista. Però, anche se non sono un esperto giuridico, sento puzza di concussione: Berlusconi ha sfruttato il suo ruolo istituzionale di Capo del Governo per salvare la pelle al suo partito; tutto quello spazio mediatico gli è stato concesso in virtù del suo essere Capo del Governo, non certo in quanto leader di una fazione in gara: e lui ha utilizzato il potere derivato dal suo incarico istituzionale per raggiungere altri scopi e per interesse personale (restare al potere), come nel caso della telefonata in questura a proposito di Ruby.

In ogni caso Berlusconi non sarà punito, se non dal voto. I tg sono stati invece sanzionati dall'autorità per le telecomunicazioni perché è stato ritenuto che questa violazione delle regole potrebbe influenzare l'esito del voto, a favore dello schieramento capeggiato da Berlusconi.
Risulta evidente, pertanto, che l'atto di Berlusconi – sia che raggiunga il suo scopo sia che si riveli un flop o un autogol – si è compiuto nelle intenzioni contro il diritto degli elettori a prepararsi al voto in quel clima di serenità e di equilibrio che la legge garantisce: un atto, quindi, contro i cittadini.

La conclusione è che la Rai pagherà la multa, con i soldi dei contribuenti. In altre parole, invece di essere risarciti per una violazione ai propri danni, i cittadini pagheranno ammenda.
Questa vicenda ci dovrebbe illuminare sull'idea di giustizia che i berluscones cercano di imporre da tempo: non più: "La legge è uguale per tutti", ma: "Chi subisce il torto paga".

Minzolini dovrebbe sparire dalla circolazione, perché ha danneggiato la comunità dal punto di vista politico ed economico. C'è da credere invece che resterà al suo posto senza battere ciglio, e senza pensare che quei 350.000 euro, se ben destinati, salverebbero la vita a molte persone; oppure basterebbero a rifornire di carta igienica tutte le scuole pubbliche d'Italia, in molte delle quali, ormai, anche pulirsi il culo è diventato un'utopia. Minzolini dovrebbe essere messo alla berlina dalle istituzioni preposte a garantire la giustizia e il buon funzionamento delle aziende pubbliche; e se le istituzioni non fossero in grado di assolvere a questo ruolo, allora dovrebbe essere la gente a convincerlo a levarsi di torno. Perché tutto questo ci riguarda da molto vicino. A meno che Minzolini non decida di pagare di tasca propria la multa inflitta alle reti che dirige.

Per quello che riguarda Berlusconi – che ha compiuto un'infrazione politica non sanzionabile economicamente né penalmente – dovrebbe essere punito politicamente: per esempio, quantificando il valore potenziale del suo intervento in termini di spostamenti di voti (basta un sondaggio accurato) e quindi sottraendo questi voti al risultato che raggiungerà il suo schieramento nelle votazioni di domenica prossima. Un provvedimento giacobino? Forse, ma non certo un golpe, come è invece quello intentato da Berlusconi stesso – l'ennesimo peraltro. Non è più tollerabile che questi continui attentati alla democrazia vadano a segno e che restino comunque impuniti.

P.s.
Rispetto alle cifre a cui siamo abituati riguardo alle manovre correttive, al debito e al deficit, alle spese militari, ai soldi bruciati per le oscillazioni della borsa... questi 350.000 euro potrebbero sembrare un'inezia. Eppure non posso non notare che, per uno come me che guadagna 1000 euro al mese, questa somma corrisponde a quanto si può sperare di guadagnare in 30 anni di lavoro (80.000 ore), cioè poco meno di quello che si guadagnerà IN TUTTO.
Minzolini quanto ci metterà a guadagnare 350.000 euro?

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