Carlo Cuppini

mercoledì 28 novembre 2012

Stato Palestinese

Domani l'Assemblea generale dell'ONU vota la richiesta di Abu Mazen per il riconoscimento della Palestina come stato osservatore non membro.

Alla luce di questa scadenza sembrerebbe che il recente scontro Israele-Gaza è avvenuto con perfetto tempismo per mettere in secondo piano questa richiesta cruciale e screditare politicamente Abu Mazen, che è stato privato di ogni peso nel negoziato tra Israele e Hamas per la tregua. 

Israele ha scelto di avere un'interlocuzione diretta con Hamas (passando per i fratelli musulmani al potere in Egitto) e di rinunciare alla partnership con i moderati, e legittimi rappresentanti del popolo palestinese, dell'ANP, dando paradossalmente legittimità ad Hamas.

La destra al governo in Israele e Hamas condividono l'obiettivo di impedire la nascita di uno stato palestinese entro i confini del '67. Come nella guerra fredda (anche se in questo caso la temperatura è un po' più alta), la destra israeliana e Hamas hanno bisogno l'una dell'altro per giustificare il mantenimento dello status quo che fa gioco ad entrambi.

Invito con forza il governo italiano a non assecondare questa aberrazione politica e a votare per il riconoscimento della Palestina come stato osservatore all'ONU.

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