Carlo Cuppini

giovedì 18 marzo 2021

Libri, porcelli e virus, saltando di palo in Frasca (Simone)

Ognuno ha i suoi gusti. Anche riguardo ai libri per bambini che parlano di virus, ovviamente - ci mancherebbe.

Io in ogni caso, se devo scegliere tra quello della “virologa più autorevole” che in copertina mostra una bella bambina sorridente (ma solo se si tira giù la mascherina col dito - sentendosi un po’ in colpa, ovviamente) e quello del più autorevole creatore di maiali irriverenti, poetici, liberatori e “zozzi”, che hanno fatto la storia della letteratura per bambini… dico, se devo scegliere tra questi due, io scelgo il secondo. Voi, fate voi.
Quindi grazie al grandissimo (ancorché sottile) e gentile , per avere creato anche questo Paco cuor di porcello.
Oltre a questo maiale, leggete Bruno lo Zozzo (in tutte le sue declinazioni ed episodi), il grande classico sui maiali immaginari, che oggi vale più di un esorcismo. 
E poi la dolcissima Sofia Tantepaure, a sua volta lettura immancabile in questi tempi spaventati, con il suo potere di insegnare quanto c’è di prezioso nelle paure quando si trova il coraggio di familiarizzare con loro. 
E poi il sorprendente Beniamino, il gatto che diventò un libro: che è come dare uno scrollone dato all’albero della fantasia, facendo cadere pere, ciliegie, leccalecca e... gatti con gli stivali; saltellando allegramente di palo in Frasca, da una fiaba a un’altra. 
Ah, be’: vogliamo non parlare de La macchina dei sogni? No, non parliamone: leggiamolo, o sogniamolo (se disponiamo di tale macchinario).
Poi io sono affezionato anche al filastroccoso A scuola senza elefanti – tanto più ora che, al contrario, abbiamo disponibili più pachidermi (pur essendo pochi in circolazione) che scuola.
Volendo ci sono anche i 40 volumetti della Storia d’Italia per bambine e bambini, scritti da Sara Marconi e illustrati con grande acume da Simone Frasca, che stanno uscendo uno alla volta in edicola. (Un ripassino di storia patria è sempre utile - soprattutto nei momenti in cui questa sembra fare un po’ cilecca...)

A proposito: colgo l’occasione per dare una rassicurazione a Bruno e al suo maiale immaginario Giovanni. Caso mai si fossero sentiti un po' disorientati, in questo anno in cui la grande lezione che hanno impartito a generazioni di bambini (insozzarsi è bello, insozzarsi è sano, l’esperienza del mondo è osmosi appiccicosa e contaminazione, il resto è simulazione) è apparsa forse stonata e perfino incresciosa.
Ebbene: udite maiali, udite bambini!
Uno studio del Bambino Gesù, pubblicato su una rivista importante, dimostra che i bambini sono resistenti al covid, e trasmettono poco il virus agli adulti, e la loro infezione caso mai dura poco, perché sono usi insudiciarsi col mondo. Stranamente lo studio non lo dice proprio con queste parole: parla della familiarità dei bambini con virus simili, che rende loro immuni o molto molto resistenti anche al covid. Ma il succo, in ogni caso, è che aver seguito la lezione degli allegri maiali sudicioni ha reso i bambini invulnerabili e innocui. Con buona pace dei rivenditori di distanze e guanti per infanti: un grugnito li seppellirà. E, buon per loro, li insudicerà.





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