Carlo Cuppini

mercoledì 31 marzo 2021

Stelle

Il cielo è pieno di stelle.


Non le abbiamo mai viste, ma questo ci sussurrano gli anziani, e noi ci crediamo.


Molto tempo prima che nascessimo hanno iniziato a sparare le polveri che rendono il cielo opaco e filtrano la radiazione solare. Unica soluzione per fermare il surriscaldamento senza spegnere le ciminiere, hanno detto i nemici storici degli ambientalisti quando sono diventati ambientalisti. Ciò che estinse i grandi rettili, ci garantisce la possibilità di restare.


Va bene così. Del resto, capita a tutti di fare un colpo di tosse ogni tanto.


Se alziamo gli occhi, lo sguardo si smarrisce nel grigio: grigio chiaro di giorno, quasi nero di notte. Tutto compatto e uniforme. Niente stelle. Niente corridoi verticali lunghi anni luce. Qualcuno non li sa nemmeno immaginare.


Ma noi sappiamo che ci sono, e che sono esattamente così come ci hanno raccontato: il Grande e il Piccolo Carro, Orione con la spada e la sua nebulosa, le Pleiadi, la scia della Via Lattea, Aldebaran rossastra, Sirio bianca, Vega azzurrina.


E i pianeti, eternamente in corsa sulla stessa linea.


Percepiamo il messaggio silenzioso, il lontano richiamo gravitazionale. 

Sappiamo dell’esistenza di un codice che, oltre la schermatura, continua a pulsare.


E se chiudiamo gli occhi, l'opacità scompare: le vediamo.







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