Carlo Cuppini

martedì 31 gennaio 2023

Intervista a tre su "Da luoghi lontani"

Una piacevolissima e stimolante conversazione su Da luoghi lontani, il libro di racconti scritti da Giovanni Agnoloni, da Sandra Salvato e dal sottoscritto, con Lia Amen, Filippo D'Eliso e Antony Fico, attenti ed esperti lettori.
Grazie ad Altri Animali Rivista per averla pubblicata e ad Arkadia Editore per continuare a promuovere il libro.

___

Un’intervista a sei voci per un libro scritto da tre autori. Da luoghi lontani (Arkadia Editore, 2022) non è solo una raccolta di nove racconti (a firma di Giovanni Agnoloni, Carlo Cuppini e Sandra Salvato), ma un concept-book attraversato tutto dal tema dell’altrove, nello spazio, nel tempo e tra le dimensioni. Suddiviso in tre sezioni, “Memoria”, “Sogno” e “Spazi cosmici”, esplora i temi del ricordo, della distanza/prossimità delle sensazioni vissute da persone legate da vincoli di affetto e di pensiero, pur separate da migliaia di chilometri o da decenni. Ma sfiora anche gli orizzonti tentatori evocati dalle leggi della fisica e dai loro limiti solo apparentemente invalicabili, quando rapportati alle evidenze immediate della vita interiore degli esseri umani.
Svariati luoghi del mondo offrono il punto di partenza per questa esplorazione dell’esistenza (da Urbino alla Croazia, dalle Dolomiti a Londra, da Venezia a New York, dalla Sardegna all’Australia), che poi affonda nei misteri del tempo – dell’infanzia e della guerra, dell’amore e del rimpianto – e della stessa esperienza del “fare” letterario e artistico. Per affacciarsi infine sul margine abissale dello spazio profondo e dell’atemporalità.

mercoledì 25 gennaio 2023

Rosanna Pierleoni su "Il mondo senza gli atomi"

Frammentazione del presente, perdita della lingua e decadimento del linguaggio, società della rappresentazione e dell'intolleranza, istupidimento intenzionale delle masse, arrendevolezza patologica dei cittadini, perdita di senso, violenza, disattenzione dolosa verso l'altro e cecità verso il proprio ruolo/incarico, smarrimento dell'ombra e conseguente manovrabilità dell'animo umano, equilibri mantenuti sulla creazione perpetua di capri espiatori, involuzione del diritto, deterioramento di un potere legislativo sempre più scollato dalle esigenze reali e sempre più illogico, al limite del capriccio, affiancato da una combutta di esperti in grado di convincerci che tutto ciò che è stato normale fino ad un certo punto - ad esempio avere cinque dita - sia controproducente e vada rimpiazzato con equilibri nuovi, per il nostro bene - facendoci rinunciare ad un dito della mano. E ancora, il soccombere della poesia alle logiche della finanza, strane manovre nei cieli, nuovi totalitarismi celati dietro movimenti culturali democratici e liberali, classe politica dirigente più stolta che in malafede, o entrambe le cose, progressivo indebolimento della vita umana, calo vorticoso della procreazione, transumanesimo, attaccamento fobico alla vita, al limite della sterilizzazione del pericolo, sia esso un virus oppure un ragno che si aggira per la casa, decadimento dei luoghi della nostra infanzia, e della nostra Italia, e ancora riflessioni sulla vita, sul male di vivere, sul rapporto tra esseri umani e altre specie viventi, sulle relazioni intime e su quelle sociali, sempre più isteriche e distanti, e infine una chiusura molto bella sul paterno e sul materno. Qui mi ha colpito molto l'omaggio alla figura della madre - complesso mondo simbolico di ognuno di noi - e il ruolo che essa svolge per il proprio figlio nel contenimento delle pulsioni "negative", ma anche l'apertura finale, pacifica e compassionevole, verso tutte le persone, fossero anche i propri "nemici".
In particolare "Siccità", "Quattro dita" e "Sessione universale d'esami" descrivono molto bene quanto accaduto negli ultimi anni, pur essendo stati scritti prima.
Una lettura che non può mancare, nel tempo della libertà obbligatoria.

venerdì 20 gennaio 2023

È uscito per Transeuropa "Emergenze da fine del mondo", graphic novel su politiche pandemiche e dintorni

Felicissimo di avere dato un minimo contributo organizzativo e un piccolo spunto tematico a questo progetto importante, che ho avuto il piacere di vedere in anteprima. È un libro popolare e di ricerca, colto ed emozionante, capace di sfuggire, attraverso le energie creative e intellettuali che agita, alle strettoie e ai conformismi delle riflessioni pubbliche sul nostro tempo.