Carlo Cuppini

mercoledì 12 aprile 2023

"Di quel lupo neanche l’ombra"

Entro nel teatro della biblioteca di Terranova Bracciolini (sì, c’è un teatro dentro la biblioteca!) e trovo 97 bambine e bambini che mi aspettano urlando “Car-lo! Car-lo! Car-lo!…”.

Un benvenuto così è impossibile dimentiCarlo…
Hanno tutti già letto “Il mistero delle meraviglie scomparse” e sventolano le loro copie come bandierine.
Parliamo di loro, di me-scrittore, di Terranova e di Firenze (due città collegate dall’Arno: “Se da qui buttate un tappo di sughero nel fiume, il giorno dopo può darsi che io lo veda passare sotto il ponte di Santa Trinita.”)
Hanno smania di farmi delle domande. Danny, nato in Albania, un sorriso bello come il sole tra le guance rotondette, ne ha preparate decine, tutte molto importanti.
“Carlo, perché in questa storia hai fatto sparire le meraviglie di Firenze?”
“Ti rispondo con un esercizio di immaginazione. Pensate al luogo in cui vivete, che sia Terranuova o una frazione, o un posto in campagna. Ci state pensando? Bene. Cercate di capire che cos’è che rende questo posto bellissimo, prezioso e unico ai vostri occhi. Qualcosa di questo tipo c’è per forza, e non è detto che sia un monumento, potrebbe essere anche un pagliaio o un’edicola. Ecco, adesso immaginate che questa cosa sparisca. Quel posto cambierebbe moltissimo, giusto? Sarebbe sconvolgente svegliarsi e non trovare proprio quella cosa. E questo è già l’inizio di una storia interessantissima, non è vero? Allora, chi mi dice qual è la cosa che rende bellissimo il posto in cui vive?”
“Io!”
“Sentiamo…”
“La mia fattoria.”
“Io! La statua di Poggio Bracciolini.”
“Io! Il campo di grano dietro casa.”
“Io! Il torrente dove prendo i pesci con le mani.”
“Davvero prendi i pesci con le mani, e che pesci sono?!”
“Credo… squali.”
“Io, io!”
“Dicci pure.”
“Il fatto che non c’è mia nonna.”
“Non ho capito… Il fatto che non c’è tua nonna rende bellissimo il posto in cui vivi?”
“Sì!”
“E perché mai?!”
“Perché mia nonna mi tratta malissimo!”
“Ma… come?! Come quella del libro di Roald Dahl?!”
“Esatto!”
“Io! Io!”
“Che cosa rende bellissimo il posto in cui vivi, Filippo?”
“Un lupo mannaro con tre teste!”
“Ma devono essere cose vere…”
“Ma quello è vero!”
“Va bene. Allora proviamo a cominciare…
Dalle mie parti vive un lupo mannaro con tre teste. Anzi, viveva. Infatti da tre giorni è scomparso e io non mi do pace. L’ho cercato ovunque: dietro la macchine parcheggiate, lungo il greto del torrente, dentro il casotto del benzinaio. Niente da fare. Di quel lupo neanche l’ombra. Nemmeno un’orma. …

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