Carlo Cuppini

sabato 17 ottobre 2020

COVID-19: RESPONSABILITÀ E TENSIONE

Parliamo del rapporto cittadini/governo rispetto al tema della responsabilità, nel contesto attuale della convivenza con il nuovo virus. Con queste riflessioni voglio rispondere alla seguente domanda: di chi sarà la responsabilità se la situazione epidemiologica – sotto controllo e non emergenziale per almeno tre mesi – volgerà di nuovo verso un’emergenza sanitaria, con esiti magari drammatici, come ci stanno dicendo che potrà accadere? 

Il governo – che da marzo afferma di avere fatto tutto bene, tutto al meglio, al punto che l’Italia è esempio e modello per tutto il mondo – nega preventivamente che potrebbe avere qualche responsabilità al riguardo. E per contro la scarica, sempre preventivamente, sui cittadini. Conte (14 ottobre): “Non potete pensare che ci sia il governo che risolva il problema”; “Lockdown? Molto dipenderà dai comportamenti dei cittadini”. È il messaggio che viene diffuso da marzo scorso, con martellamento mediatico costante, e anche attraverso la funzione “pedagogica” dell’inarrestabile “delirio normativistico” (cit. Cacciari): “Se tutto andrà male sarà colpa vostra, vorrà dire che non avete rispettato le regole." Oggi arricchito da un pregevole riferimento d'occasione (mi permetto di parafrasare): "Se non fate i bravi Babbo Natale vi porterà il lockdown al posto dei doni.”

(Perché poi le condizioni epidemiologiche dovrebbero rendere necessario un lockdown proprio a Natale, e non magari dal 13 al 28 novembre, o dal 16 gennaio al 20 febbraio, non è dato sapere. Forse il lockdown non è una misura estrema ed emergenziale, come avevamo capito, ma una mitigazione epidemiologica ipotetica e opzionale, che si può tranquillamente programmare con 70 giorni di anticipo, a seconda delle opportunità offerte dal calendario?).

Il Governo dunque interpreta la propria responsabilità istituzionale emanando norme che hanno lo scopo di scaricare le responsabilità sui cittadini, colpevolizzandoli e suscitando paura, insicurezza, sospetto, odio sociale, polarizzazione concettuale. Queste norme – di cui, per responsabilità, il governo garantisce il rispetto tramite dispositivi di comunicazione, sorveglianza, militarizzazione e punizione – consistono in restrizioni della libertà e sospensione dei diritti dei cittadini. L’utilità di esse è discussa: sugli aspetti “numerologici” del dpcm 13 ottobre lo stesso CTS dice che c’è una “assoluta assenza di evidenze scientifiche”. Mentre sull’obbligo di indossare la mascherina – sempre e ovunque all'aperto, a prescindere dal mantenimento di una “distanza di sicurezza epidemiologica con altre persone, salvo verificarsi di una condizione di “isolamento” (in cima all’Everest? Su una zattera in mezzo all’Atlantico?) – vari medici, anche vicini alle posizioni del governo, hanno detto che è una misura assurda e ridicola (Crisanti, Galli), una “completa idiozia” (Silvestri) o che “serve a dare un segnale e non importa se scientificamente ha senso oppure no” (Villani, membro del CTS).

Ma il governo è riuscito a far credere ai cittadini che dal punto di vista epidemiologico e sanitario che tutto, o il grosso, si gioca sul rispetto di queste regole, diciamolo pure, completamente e violentemente insensate, e insensatamente vessatorie, intrusive, umilianti, legate a obiettivi “etici” (nel senso dello Stato etico) e psico-pedagogici (lo Stato istitutore) ben più che a necessità di di prevenzione sanitaria.

Questo è lo sguardo del governo sui cittadini, in materia di responsabilità sociale in epoca covid. Adesso vediamo quale potrebbe essere lo sguardo dei cittadini sul governo, in materia di responsabilità istituzionale in epoca covid. Quella che segue è una lista di alcune delle responsabilità imputabili al governo, e in parte ai suoi consiglieri e ad altre istituzioni correlate: impegni e doveri disattesi, cose che il governo NON ha fatto in questi nove mesi, pur potendo contare sui poteri speciali che si è auto-assegnato con la dichiarazione dello stato di emergenza e le sue due proroghe; pur avendo istituito svariati comitati, taskforce e una potente struttura commissariale; pur avendo beneficiato della lunga tregua stagionale che il virus ha concesso a tutti per tutta l’estate:

1- Nessun potenziamento della medicina del territorio (medici di base, medicina scolastica, strutture di monitoraggio epidemiologico locale ecc); che non vuol dire (solo) assunzioni, ma soprattutto coordinamento, protocolli, funzioni, informazioni, rete di comunicazione, catene di comando; e sappiamo bene che questa è la vera grande differenza (insieme ad altri fattori naturalmente) che c’è stata tra la bassa mortalità della Germania e quella altissima della Lombardia; o tra quella della Lombardia e quella decisamente più bassa del Veneto.

2- Assenza di protocolli terapeutici e operativi a uso dei medici di base (e pediatri), i quali quindi, tendono a indirizzare tutti i sintomatici verso l’ospedalizzazione, piuttosto che avviare percorsi di assistenza e di trattamento domiciliare. Soluzione, quest’ultima, che a detta di molti sarebbe il modo per evitare il collasso degli ospedali, la trasformazione dei pronto soccorso in cluster, il rischio di contagio del personale, il rischio di contrarre infezioni ospedaliere (che fanno 50.000 morti all’anno, che vuol dire 136 al giorno); garantendo allo stesso tempo la migliore, più personalizzata e continuativa assistenza al paziente. I farmaci ci sono; mancano appunto i protocolli. 

3- Gestione irrazionale, isterica e non focalizzata della fase diagnostica (tamponi ecc), che - dilazionando in modo grottesco i tempi - impedisce in molti casi una diagnosi precoce e l’attivazione tempestiva dei protocolli di cura; da marzo scorso abbiamo imparato - alle spese dei malati – che l’intervento terapeutico tempestivo segna spesso la differenza tra la vita e la morte con questa malattia.

[Attenzione: questi primi tre punti sono cruciali, perché indicano come una malattia ormai abbastanza nota dai medici e nella stragrande maggioranza dei casi “curabile” (o trattabile con successo, per essere più precisi), può diventare una malattia rischiosa, con una significativa letalità, per ragioni tutt’altro che intrinseche, imputabili alla cattiva organizzazione e alla “mitizzazione”, cioè alla gestione emozionale, ipocondriaca e ascientifica delle situazioni. ]

4- Nessun protocollo sulla sicurezza nelle RSA (dove sono avvenuti 10 mila decessi sui 36 mila totali), come denuncia il presidente dell’associazione nazionale delle strutture per anziani Alberto De Santis: nessuna idea di testare frequentemente il personale, di rafforzare la sorveglianza epidemiologica interna, di fare investimenti per garantire le visite dei parenti in dignità e in sicurezza (senza condannare gli anziani all’isolamento e alla disperazione, e quindi al decadimento fisico). Nulla. Non è stato fatto nulla. Unica indicazione del governo: diradare le visite dei parenti, i direttori si inventino il modo di farle in sicurezza, almeno ogni due settimane, la responsabilità è loro.

5- Politiche insufficienti, inadeguate e tardive sulla sicurezza sui mezzi di trasporto, dove si accalcano centinaia di migliaia di persone ogni giorno.

6- Inefficienza della struttura commissariale, che, a fronte della produzione di 27 milioni di mascherine chirurgiche (per lo più inutili, in quanto perfettamente sostituibili da quelle di stoffa, come gli 11 milioni che vanno ogni giorno nelle scuole) al giorno da parte di FCA, pare non essere in grado di soddisfare le necessità - di già, di nuovo! - di DPI professionali per gli operatori sanitari. E, a fronte delle richieste di nuovi posti di Terapia Intensiva inviate dalle Regioni a maggio, sollecitate dal Governo, ha fatto partire il bando “in massima urgenza” solo il 2 ottobre. Stessa storia per i banchi monoposti imposti nelle scuole, e in larga parte non ancora pervenuti.

Poi, aggiungo due punti, visto che abbiamo imparato grazie a un articolo su “The Lancet” che, più che di pandemia, dovremmo parlare di “sindemia”, cioè di un fenomeno dove non sono solo le caratteristiche intrinseche del virus a determinare il livello di criticità, ma molti fattori specifici e localizzati, di tipo personale, sociale, economico, ambientale, che vanno considerati tutti insieme, correlati, pena il fallimento di ogni strategia approntata:

7- Nessuna riflessione sui fattori personali che determinano un aumento della vulnerabilità e del rischio di morte: stili di vita, rafforzamento del sistema immunitario, ruolo delle carenze vitaminiche (vedi studi sul rapporto tra carenza di vit-D e aumento di mortalità covid, uno dei quali condotto dallo stesso ISS), sostanze naturali regolatrici dello stato infiammatorio, rischi connessi all’obesità, altri fattori che incidono sulla risposta immunitaria, sullo scatenarsi della tempesta citochinica ecc; nessuna campagna informativa e raccomandazione è stata fatta in questo senso, compreso il ruolo dell’alimentazione; in nove mesi, e in vista dell’inverno, si sarebbe potuto fare molto per rendere i cittadini meno vulnerabili.

8- Nessuna riflessione sui fattori ambientali che determinano un aumento della criticità e del contagio: è stato appurato da diversi studi (soprattutto quello italiano di SIMA Medicina Ambientale, pubblicato su the British Medical Journal dopo sette mesi di peer review) che a febbraio-marzo scorso lo sforamento per qualche giorno consecutivo dei limiti di particolato ha portato sistematicamente a un raddoppiamento dell’indice di contagio RT. Bene, andiamo verso la stagione degli sforamenti. Qualche riflessione e iniziativa al riguardo, da parte del governo? Teniamo d’occhio i monitoraggi ARPA e al terzo giorno di sforamento nella nostra città cominciamo a pregare.

E ancora due punti, gli ultimi, visto che l’autocritica sarebbe importante per non ripetere errori clamorosi, tanto quanto l’individuazione delle responsabilità passate, non tanto di chi non è più al timone (anche di quelli certi), ma soprattutto di chi ancora oggi riveste ruoli di grandissima responsabilità e contribuisce a determinare il destino del Paese:

9- Nessuna chiarezza fatta sullo smantellamento del CNESPS (Centro Nazionale di Epidemiologia) nel 2016: se venisse fuori che, come affermato da alcuni media, la responsabilità è di Walter Ricciardi, allora presidente dell’ISS, di cui il Centro era parte, e che la mancanza di tale centro ha comportato una risposta meno pronta ed efficace all’emergenza, allora il fatto che Ricciardi è stato scelto ed è ancora il (potente) consulente del Ministero della Salute per l’emergenza sarebbe gravissimo.

10- Nessuna chiarezza fatta sul mancato aggiornamento del piano pandemico italiano del 2006 (rimasto fermo a quella data, nonostante le raccomandazioni dell’OMS del 2017); mancanza che, secondo il dossier Lunelli, ha determinato qualcosa come 10 mila morti in più. E se è vero, come è stato scritto su alcuni media, che la responsabilità sarebbe di Ranieri Guerra, al tempo direttore generale della prevenzione del Ministero della Salute, sarebbe gravissimo il fatto che è ancora un (potente) membro del Cts, nonché vice direttore dell’OMS.

Dunque, credo che, da parte di noi animali razionali, cittadine e cittadini responsabili che con atteggiamento socratico rispettiamo le regole, anche quando non le capiamo e magari ci sembrano assurde, insensate e penalizzanti (fatta salva l’opzione della disobbedienza civile, quando le norme, conclamatamente, appaiano inutili da una parte, e nuocciano gravemente dall’altra; opzione che comunque praticheremmo a faccia scoperta, senza nasconderci, guardandovi negli occhi, assumendocene la piena responsabilità, anzi, testimoniandola) – credo che da parte nostra, dicevo, vada rigettato interamente, fermamente e serenamente, il ricatto del governo, che somiglia sempre più a un continuo diversivo degno della strategia della tensione, e molto simile a essa negli effetti che produce, affermando che:

1) Le nostre precise responsabilità di animali razionali, di cittadini, di soggetti privati, di persone (non maschere, anche se in latino un termine significa l’altro) è continuare a rivendicare il diritto-dovere di comportarci razionalmente; è difendere le libertà e i diritti naturali, umani, civili, politici, costituzionali; è sorvegliare l’operato dei governanti, a cui abbiamo temporaneamente accordato di detenere, per nostro conto, il potere esecutivo; senza che siano essi a sorvegliare e punire, politicamente, noi.

2) Se andrà tutto male relativamente alla situazione sanitaria, e questo ci farà sprofondare ulteriormente nella attuale catastrofe sociale, politica, morale ed economica, sarà colpa del governo e delle altre istituzioni e autorità connesse e coordinate, che dovranno risponderne davanti alla società, alla memoria delle vittime, ai danneggiati a vario titolo, alla legge e alla Storia. Come ancora devono risponderei quanto accaduto e di quanto commesso nei mesi passati.

  

Fonti:

 

introduzione:

https://www.ilmattino.it/primopiano/cronaca/lockdown_covid_cosa_succede_natale_vacanze_dpcm_ultime_notizie-5524979.html

https://www.ilsole24ore.com/art/covid-19-conte-lockdown-natale-non-faccio-previsioni-mi-occupo-prevenire-ADtNK7v

http://www.atlanticoquotidiano.it/quotidiano/dipendera-dagli-italiani-lo-scaricabarile-di-conte-per-nascondere-i-fallimenti-del-suo-governo/

https://www.corriere.it/politica/20_ottobre_13/nuovo-dpcm-casa-non-piu-sei-ospiti-cts-non-c-evidenza-scientifica-prendiamo-atto-1cac6028-0d37-11eb-ab2b-0d1500572ae8.shtml

https://www.lecodelsud.it/covid-mascherine-allaperto-unidiozia-sicilia-sulle-orme-della-campania-ma-la-scienza-si-ribella

https://www.secoloditalia.it/2020/10/crisanti-a-conte-le-mascherina-allaperto-unassurdita-se-intorno-non-ce-nessuno/

https://www.corriere.it/cronache/20_ottobre_07/covid-villani-cts-non-siamo-dramma-possiamo-fermare-l-epidemia-de3d043c-08c7-11eb-ab0e-c425b38361b4.shtml

 

punti 1-2)

https://www.panorama.it/news/salute/covid-i-medici-di-famiglia-a-mani-nude-contro-la-seconda-ondata

https://www.controradio.it/covid-medicina-territoriale-nella-stessa-condizione-di-marzo/

https://ricostruireitalia.it/2020/07/05/sanita-riorganizzare-la-medicina-territoriale-dopo-il-covid/

 

3)

https://www.open.online/2020/10/11/coronavirus-tamponi-italia-seconda-ondata/

https://www.nursetimes.org/covid-una-diagnosi-precoce-puo-ridurre-la-mortalita-fino-al-50/98716

 

4)

https://www.huffingtonpost.it/entry/ripartono-i-contagi-nelle-rsa_it_5f85bfa7c5b62f97bac85ca4

 

5)

https://www.orizzontescuola.it/miozzo-cts-non-dobbiamo-lasciare-i-ragazzi-a-casa-ma-potenziare-i-trasporti-troppi-assembramenti-sui-mezzi/

 

6)

https://rep.repubblica.it/pwa/generale/2020/10/03/news/contagi_verso_quota_tremila_e_il_viminale_manda_i_militari-269383306/

https://www.lanuovasavona.it/2020/10/04/leggi-notizia/argomenti/contromano-1/articolo/straordinario-il-commissario-negli-ospedali-mancano-le-mascherine.html

https://www.editorialedomani.it/politica/italia/arcuri-non-ha-mai-cominciato-i-lavori-per-le-terapie-intensive-wh12i6do

https://www.iltempo.it/politica/2020/10/06/news/governo-irresponsabili-covid-giuseppe-conte-domenico-arcuri-banchi-scuola-vaccini-terapie-intensive-ritardi-bandi-24799270/

 

7) 

https://www.pharmastar.it/news/altre-news/la-carenza-di-vitamina-d-correlata-alla-severit-del-covid-19-studio-italiano-al-congresso-asbmr-33325

 

8)

https://tg24.sky.it/salute-e-benessere/2020/09/29/coronavirus-smog

 

https://www.simaonlus.it/wpsima/wp-content/uploads/2020/03/COVID19_Position-Paper_Relazione-circa-l’effetto-dell’inquinamento-da-particolato-atmosferico-e-la-diffusione-di-virus-nella-popolazione.pdf

 

9)

https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2020/03/31/il-centro-contro-le-epidemie-fu-rottamato-da-ricciardi/5754777/

 

10)

https://www.tpi.it/cronaca/ranieri-guerra-membro-cts-sotto-accusa-chise-oms-censurare-documento-20200814649583/

https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2020/03/31/il-centro-contro-le-epidemie-fu-rottamato-da-ricciardi/5754777/

 

Nessun commento:

Posta un commento