Carlo Cuppini

martedì 31 maggio 2022

“Il mistero delle meraviglie scomparse” va nelle scuole


Vorrei potervi trasmettere anche solo una piccola parte delle emozioni che ho provato in questi giorni incontrando le centinaia di bambini delle scuole che hanno adottato “Il mistero delle meraviglie scomparse” come libro di lettura e occasione di lavoro. Ma non ci sono le parole. Vorrei mostrarvi tutti i loro volti, gioiosi, emozionati, curiosi, prima timidi poi spigliati, furbi e gentili, ma ovviamente non si può fare: i bambini devono stare fuori da internet, e pure le loro immagini. Vi posso mostrare qualche frammento, qualche dettaglio, come i doni con cui mi hanno letteralmente ricoperto. Sono una piccola parte dei lavori che hanno realizzato a partire dalla lettura del libro: cartelloni, disegni, rime, riflessioni, un libro artigianale, un teatrino giapponese con tanti fondali che scorrono per rappresentare la storia; e poi (non si possono vedere nelle foto) canzoni, recite, balletti, riscritture, travestimenti; poi una miriade di domande: letterarie, filosofiche, personali... La cosa più bella è stata creare storie insieme: cosa stava succedendo prima dell’inizio della storia? Cosa succede il giorno dopo l’ultima pagina? Se non avessero fatto quella scelta, come sarebbe continuata la storia? E quante altre storie si sarebbero potute sviluppare a partire dalla prima frase del libro? Non sono lezioni di “scrittura creativa”: è un girovagare insieme nel campo della curiosità, arato, seminato e innaffiato dalla vitalità delle domande dei piccoli lettori. E le maestre? In queste scuole della estrema periferia, tra antichi borghi inglobati dalle zone industriali e campi a perdita d'occhio, ho visto l’Italia migliore: dove ci sono persone che fanno il quadruplo di quanto richiesto - e di quanto riconosciuto - per nutrire il bene delle persone piccole che sono loro affidate. Senza risparmio, col sorriso; e quando è il momento di incontrare un autore, si emozionano pure loro, al pari dei loro alunni. Un immenso ringraziamento a queste bambine e a questi bambini, per quello che mi hanno dato e che non potrò mai dimenticare. Un ringraziamento alla maestre delle scuole primarie di San Donnino, San Piero a Ponti, Sant’Angelo a Lecore, che hanno scelto di lavorare sui temi della pace, della tolleranza, del territorio naturale e del patrimonio artistico, a partire dal mio libro. Un grazie alla libreria Lib Lab di Sesto Fiorentino che ha veicolato questa iniziativa e all’editore Marcos y Marcos. PS: i libri non invecchiano e dopo l’estate si ricomincia; le maestre e i maestri che volessero proporre “Il mistero delle meraviglie scomparse” a una o più classi possono contattare la casa editrice per accedere al programma MarcoScuole: https://marcosymarcos.com/libri/il-mistero-delle-meraviglie-scomparse/

sabato 28 maggio 2022

"Da luoghi lontani" - Recensione di Enrico Macioci

DA LUOGHI LONTANI (Arkadia Editore) è un libro estremamente singolare. Si compone di nove racconti, tre di Sandra Salvato, tre di Carlo Cuppini e tre di Giovanni Agnoloni. I racconti si alternano e sono divisi in tre sezioni (Memoria, Sogno, Spazi cosmici), cosicché il tutto assume una linearità simmetrica, fatta di rigore ed armonia. All’interno di questo scrigno euclideo, però, si agita il magma.

La lingua immaginifica di Salvato si alterna con le atmosfere ambigue di Agnoloni e con quelle ora moreschiane (penso al Moresco de Gli esordi) ora kafkiane di Cuppini; e il risultato è una lettura che turba, smarrisce e non offre punti di riferimento oppure, quando lo fa, subito li sottrae, lasciando il lettore più smarrito di prima.

E’ dunque un libro molto attuale, oltre che molto bello. Un libro che testimonia con forza poetica lo smarrimento del nostro tempo, il disperato bisogno di una bussola e la speranza – la possibilità – che la bussola, ancora una volta, sia rappresentata dalla letteratura. Non perché essa debba fornirci delle risposte, bensì perché ci pone, più d’ogni altra disciplina, le domande giuste. Se infatti le domande sono sbagliate – e oggi è facilissimo, purtroppo, formulare domande sbagliate – come potremo anche solo avvicinarci alle risposte giuste?

Un’ultima nota. Non conoscevo la scrittura di Sandra Salvato e sono lieto di averla incrociata qui. La sua agilità e la sua ricchezza sono spiazzanti. Di Giovanni Agnoloni, avendo già letto la colossale tetralogia della fine di internet (Galaad), posso dire che lui possiede una qualità rara: una sorta di frattalità per cui ogni volta che lo si legge si torna subito ad abitare il suo mondo – un mondo magico e reale al tempo stesso – e ciò accade sia che si legga un lungo romanzo sia che si legga un breve racconto. Di Carlo Cuppini,infine, ho letto dapprima gli stupendi post “politici” su Facebook, poi la fiaba – che mia figlia ha amato tantissimo – dal titolo Il mistero delle meraviglie scomparse (Marcos y Marcos), poi la densissima raccolta poetica Quando le volpi puniscono gli uomini(Ensemble), e infine questa prova narrativa. Ebbene la voce di Carlo, mutando forma, conserva la medesima energia, la medesima feroce ostinazione a scavare un senso a mani nude, anche a costo di ferirsi e sanguinare – e chi segue e conosce Cuppini, anche un minimo, sa che non si tratta solo di parole.

Enrico Macioci


Testo pubblicato su L'Ortica del Venerdì, 27 maggio 2022:
https://www.orticaweb.it/da-luoghi-lontani-un-viaggio-attraverso-il-sogno-la-memoria-e-gli-spazi-cosmici/

domenica 22 maggio 2022

Delle giornate a Torino mi porto a casa una serie di ricordi belli...

Il più prezioso: l’entusiasmo delle bambine e dei bambini che hanno partecipato alla presentazione-lettura-viaggio di “Il mistero delle meraviglie scomparse” nel Lab Biblioteca: la loro voglia di ascoltare una storia, di intervenire, di dire la loro, di proporre sviluppi alternativi, di chiedere conto di determinate scelte narrative, di essere ascoltati con le loro mani sempre alzate. Ho provato ad ascoltare tutte e tutti; ma quei 60 minuti, che prima di iniziare mi sembravano un tempo lunghissimo, sono trascorsi in un battito di ciglia. Allora la conversazione è continuata dopo la conclusione, con l’assalto di bambine e bambini armati di curiosità e fantasia, interpretazioni e proposte: “Secondo me l’Arno ha rubato tutti i monumenti per far capire alle persone che è più bello condividere che possedere.” Bravo Bochao, mi sa che ci hai proprio preso. E mentre firmavo i loro foglietti loro continuavano a tempestarmi di domande. E io che pensavo che sarebbe stata dura catturare la loro attenzione, in un contesto così rumoroso, dispersivo e affollato...

(Nello spazio accanto c'era il ministro Bianchi, e a un certo punto mi hanno chiesto di fare un po' più piano e mi hanno abbassato il volume del microfono. Chissà se stava descrivendo l'alto valore educativo dell'obbligo di mascherina in classe...)
Poi l’incontro con i ragazzini di Radio Immaginaria, che hanno dai 10 ai 17 anni e si comportano come professionisti dell’informazione. La loro storia incredibile, compreso un viaggio in Ape fino a Stoccolma, è diventata un libro, “Noi abbiamo futuro”, pubblicato da Marcos y Marcos, che in questi giorni ospita la radio nel suo stand.
Qui, al minuto 18 circa, potete sentire l’intervista che mi ha fatto Lorenzo sul “Mistero delle meraviglie”: https://radioimmaginaria.it/.../49884859-torino-salone...
Poi le riflessioni e visioni, letterarie e non, scambiate con l’editore Marco Zapparoli e con le ragazze dello staff Marcos y Marcos.
Poi il tempo passato con Giovanni Agnoloni e con gli editori e gli autori Arkadia Editore, per il firmacopie di “Da luoghi lontani” e per trovare modi per far volare più in là, verso altri luoghi più lontani, questo libro da poco pubblicato.
Poi gli incontri casuali, non cercati, con amici scrittori ed editori, e anche con persone che in questi due anni ho conosciuto soltanto attraverso le distanze: Alessandro Ricci, Patrizia e Maurizio, Ivan Crico, Franziska Peltenburg-Brechneff, Remo Bassini
E Remo Bassini in realtà mi riporta alla “fuga” vercellese, tra una giornata torinese e l’altra, su treni a bassissima velocità che attraversavano risaie e archeologia industriale come se fossero dipinti a olio.
E poi la bellezza della stazione di Porta Nuova vista dal fondo di piazza Carlo Felice… un incanto di architettura e natura compenetrate come in un film di Miyazaki.
E infine gli incontri desiderati, e mancati per un soffio per vari motivi, che hanno anch’essi un loro fascino kunderiano che dà senso e spessore al prolungamento dell’attesa: con Claudia Tarolo, con Enrico Macioci, con Simona Vinci, con Giovanni Turi
E ora, la settimana prossima, mi aspettano i bambini fiorentini, 13 classi da incontrare in tre mattine. E una nuova presentazione di "Da luoghi lontani" a Firenze, il 26 maggio al caffè Chiaroscuro, per chi si è perso quella alle Murate.
La settimana successiva tappa a Urbino, e a ruota un favoloso viaggio oltremare con un libro in valigia...
Ma... una cosa alla volta!

mercoledì 18 maggio 2022

Appuntamenti al Salone di Torino

I miei appuntamenti al Salone del Libro di Torino (più uno fuori):

-Giovedi 29, alle 12, incontrerò bambine e bambini nello spazio Lab Biblioteca (pad2) per portarli in un viaggio immaginario tra i monumenti di Firenze e, allo stesso tempo, dentro il libro “Il mistero delle meraviglie scomparse” (Marcos y Marcos): ogni viaggio contiene molti viaggi, ogni sogno è fatto di molto sogni…

- Sempre giovedì 19, alle 15:30 presenterò il libro allo stand Bibliocoop

- (Piccola digressione spazio/temporale grazie al teletrasporto o alla duplicazione, non ho ancora deciso) Ancora giovedì 19, alle 18:30, sarò a Vercelli con Giovanni Agnoloni per presentare “Da luoghi lontani” (Arkadia) alla Libreria Dell'arca;

- Venerdì 20 sarò tutta la mattina allo stand Marcos y Marcos (j51 pad2) e sarò felice di scrivere una dedica e di leggere un pezzetto del libro, per te che verrai a cercare “Il mistero delle meraviglie scomparse”;

- Sempre venerdì 20, dalle 14, firmacopie di “Da luoghi lontani”, insieme a Giovanni Agnoloni, allo stand Arkadia (OVAL V13); e anche qui, se vorrai, potremo chiacchierare un po’ del libro e leggere qualche brano insieme.

- (Io non ci sarò ma) lunedì 23 ci sarà un secondo firmacopie di “Da luoghi lontani”, stand Arkadia, con Giovanni Agnoloni e Sandra Salvato.




martedì 17 maggio 2022

Presentazione di Da luoghi lontani alle Murate a Firenze - foto e video

Una bellissima serata al Caffè Letterario Le Murate, grazie alla "padrona di casa" Stefania Costa, all'associazione La Nottola di Minerva, che ha ospitato il libro all'interno della rassegna Identities, alla giornalista Maria Cristina Carratù, che ha presentato il libro con acume e sensibilità, e a tutti i presenti.

Per chi avrebbe voluto ma non è potuto esserci, il video integrale della presentazione e qualche foto.














Recensione di "Da luoghi lontani" su La poesia e lo spirito

Una bella recensione di "Da luoghi lontani" scritta da Riccardo Ferrazzi per il blog letterario La poesia e lo spirito: 


"... Il filo rosso che collega i nove racconti è esplicitato dal titolo: luoghi lontani; lontani nello spazio ma anche nella memoria del passato o nel presagio di un futuro prossimo. E così il passato si fa presente nei primi turbamenti della pubertà o nel ritorno in un “luogo della memoria” che ha rischiato di essere travolto da due guerre, o nell’improvvisa consapevolezza di ciò che passa improvvisamente dalla presenza alla memoria. E Memoria è, appunto, il sottotitolo della prima sezione. (...) E a partire dalla Memoria, transitando per il Sogno, i tre autori ci conducono negli Spazi Cosmici, in un futuro fatto di consapevolezze volutamente ignorate e faticosamente accettate(Agnoloni) e, con una vera e propria sarabanda verbale, ci imbarcano su una capsula spaziale (Cuppini) o ci trascinano in un viaggio nello zodiaco (Salvato)."




lunedì 16 maggio 2022

Tradimento, disconoscimento, abbandono, stupro dell’infanzia: la macchia indelebile del “modello Italia”

In due anni abbiamo scritto decine di lettere, appelli, petizioni, per sostenere che veniva fatto troppo contro l'infanzia, e che veniva fatto poco (o meglio, nulla) a tutela dei bambini, degli adolescenti e dei ragazzi. Come se queste persone piccole non avessero bisogni e diritti speciali; come se non fosse dovere degli adulti assumersi qualche rischio pur di assicurare loro una cura e un benessere speciali, come detta la legge, e prima ancora l'etica della responsabilità.

Pensando al lockdown senza deroghe per i bambini, alla chiusura della scuola fino a fine anno (caso unico in Europa), alla negazione degli spazi di socialità mentre in tutti gli altri contesti la vita riprendeva, alla colpevolizzazione portata avanti dai media, alla riapertura della scuola a settembre in forma di ospedale-prigione, per tutto il 2020 ho parlato di stupro dell'infanzia.

Poi, nel febbraio 2021, rivolgevo un appello al nuovo governo perché, come priorità assoluta, soccorresse l'infanzia, con misure risarcitorie per tutto ciò che nel corso dell'anno precedente era stato negato. E poiché la negazione della scuola è l'emblema del danno inferto ai bambini e ragazzi, ho lanciato l'idea, simile a quella proposta da altri, di un bonus di 10 euro per ogni giorno di scuola in presenza cancellato, da spendere in attività culturali, ricreative, di intrattenimento, di viaggio, di socializzazione: un'idea banale che voleva soltanto dimostrare che mettendo insieme coscienza, fantasia e fondi qualcosa si può fare, sempre; e che non fare è una precisa scelta, e una precisa responsabilità. Di fatto molte categorie produttive hanno ricevuto risarcimenti per il fatturato perduto; i bambini e i ragazzi non hanno ricevuto niente per il benessere, la serenità e le occasioni di sviluppo perdute, in un'età in cui niente torna due volte, e quello che è perduto è perduto. 

Invece il governo Draghi ha inizialmente insistito con la chiusura delle scuole; ha reso "eterno" e non scalabile l'obbligo di mascherina a scuola, sempre e comunque - una misura in contrasto con le indicazioni dell'OMS che già era stata censurata da numerosi pronunciamenti di tribunali totalmente ignorati, essendo formalmente la tempistica dei DPCM e DL a favore della mano libera del governo. 

Poi, quando già era documentato il tragico disagio dei ragazzi, è partita l'escalation: rappresentanti delle istituzioni e scienziati scelti hanno suscitato e fomentato l'odio sociale verso i non vaccinati, con uno hate speech che ha investito gli adolescenti tanto quanto gli adulti; infine ha creato il dispositivo di discriminazione e segregazione chiamato "certificazione verde", che ha escluso dalla vita sociale, da diritti basilari e da innumerevoli opportunità di benessere centinaia di migliaia di adolescenti e minorenni, costringendoli per mesi a una vita mutilata, umiliata e priva di dignità.

E adesso, con i 200 miliardi del PNRR che ci stanno piovendo addosso, per buona parte presi dalle tasche dei nostri figli tramite indebitamento, il governo annunciato un imponente taglio all'istruzione per i prossimi anni. 

Gli appelli di pedagogisti, psicologi, medici, intellettuali, genitori, sono caduti nel nulla. La garante per l'infanzia nazionale - contrariamente a molti suoi omologhi regionali - non ha detto una parola su tutto questo, se non per prendere una posizione pilatesca.

Lo sciopero della fame intrapreso dal sottoscritto e da molte persone in tutta Italia all’inizio del 2022 è stato solo l’ultimo tentativo di gridare un “no” assoluto, incondizionato e disperato alla tortura psicologica e sociale inflitta indistintamente ad adolescenti, giovani, adulti e anziani attraverso green pass e super green pass. 

Oggi viene diffuso uno studio di 90 pagine, promosso proprio dall'Autorità Garante per l'Infanzia e l'Adolescenza e svolto in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità (“Pandemia, neurosviluppo e salute mentale di bambini e ragazzi”), che descrive una tragedia senza precedenti: un vero e proprio attentato alla salute mentale e allo sviluppo di una intera generazione, quella dei nostri figli.

sabato 14 maggio 2022

Presentazione "Da luoghi lontani" al caffè letterario Le Murate - su La Nazione Firenze

Grazie a "La Nazione" per questo articolo che annuncia la presentazione del libro a Firenze il 17 maggio, al caffè letterario Le Murate, organizzato da La Nottola di Minerva nell'ambito della rassegna "Identities".



 

"Bestiario familiare" di Lilith Moscon

Il “Bestiario familiare” di Lilith Moscon (Topipittori, collana “gli anni in tasca”) è un piccolo gioiello letterario, un racconto autobiografico denso di una semplicità conquistata, che mantiene in sé la testimonianza dello sforzo necessario per uscire dalla complessità dei fili dell’esistenza. Attraverso una oralità fatta di corsi e ricorsi, salti in avanti e all’indietro, ritornelli tematici e linguistici, susseguirsi di aneddoti fulminei, ritmo assonanze e cantilene, entriamo nell’intimità di una vita, che in questo caso vuol dire di un’infanzia, perché è lì che sono alloggiati tutti i semi che poi daranno vita ai germogli e alle piante. Lo sguardo spalancato e allo stesso tempo distaccato dell’infanzia sulle cose che le piombano incontro: non c’è bisogno di andare molto al di là di questo per comporre il miscuglio di umani, pollame, parenti e altri animali che è l’ordito di questo racconto. 

La tenerezza si rovescia continuamente in humor nero, e viceversa, con squarci improvvisamente esilaranti, poi rapide planate pensierose, poi schiarite di contemplazione, poi vuoti pneumatici di dubbi amletici. 


Come non ridere della nonna che sciorina ogni volta La lista (il cavallo di battaglia di narratrice popolare), che è una lista di sciagure autobiografiche?

Come non sbellicarsi di fronte alla confusione della bambina che, portata al cimitero dalla nonna, vorrebbe anche lei pregare per i defunti, e prega indistintamente per parenti mai conosciuti, polli, faraone che ha visto poc’anzi spennare?

Come trattenersi di fronte alla perplessità di due occhi che restano interdetti davanti alla facilità con cui la solita nonna passa dallo spennare un pennuto ad abbracciare la nipote, e poi il contrario?


In questo racconto fatto di tanti racconti si sente la semplicità che l’autrice ha dovuto trovare per comunicare con una nonna contadina e semi-analfabeta, e anche per rapportarsi con un fratello maggiore un po’ speciale: una semplicità, come ho scritto, che scivola via non come l’acqua ma come il latte, lasciando una scia densa di impressione ed emozione e risonanze, e non risparmia fucilate; che invece di ferire, però, all’ultimo si rivelano salve di risate. Fiu… l’abbiamo scampata. Ma ci resta il presagio di uno sprofondo, che non è tanto facile dimenticare, perché ci camminiamo sopra ogni istante, da quando abbiamo iniziato a zampettare.


Belle ed essenziali le sempre preziose illustrazioni di Francesco Chiacchio. Bella anche la selvatica e mordace copertina di Fulvia Monguzzi, che trasporta in una giungla immaginaria, tra Ligabue, Rousseau il Doganiere e Salgari.


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Negli ultimi mesi ho letto e riflettuto molto sull’infanzia nella letteratura. (Restano riferimenti imprescindibili per me Infanzia e L’infanzia di Gesù di Coetzee, tra gli altri. Anche perché ho affrontato questo tema scrivendo il racconto “Il palazzo rinascimentale”, incluso in "Da luoghi lontani” (che comprende anche racconti di Giovanni Agnoloni e Sandra Salvato, Arkadia Editore). 

Il libro di Lilith in questo senso ha un grande valore: riesce ad accedere e a far accedere al luogo dell’infanzia, per salvarlo, tenendosi lontano dalla tentazione di farne un mito fondativo o un fatto idealizzato. Lo stesso vale anche per il libro di Enrico Macioci, di cui ho già parlato, pur essendo per molti aspetti opposto a quello di Lilith: dove là (in Enrico) c’è la Storia che incombe e deforma le vicende private andando dritta come un carro armato, qua (in Lilith) c’è un rivolo di storie private che sfugge di continuo da tutte le parti, rendendo impossibile un racconto lineare; dove là c’è il dramma della solitudine e la consapevolezza di una infinita e irriducibile alterità dell’infanzia rispetto alla sciatta e ridotta “normalità” dell’età adulta, tanto radicale da non poter credere che la seconda si sviluppi dalla prima, qua a de-idealizzare c’è uno humor nero preso in prestito al mondo anglosassone e aggiunto come ingrediente “esotico” e “urbano” a una ricetta molto contadina e mediterranea. Sono due libri diversissimi, bellissimi, che consiglierei di leggere in sequenza, e di conservare sullo stesso scaffale, quello in cui si tengono le chiavi di accesso ai segreti dell’infanzia.


In entrambi i casi si afferma l’esistenza di quella verità umana che si dà solo nella prossimità, e che si perde inevitabilmente nella lontananza, e in tutti i passaggi di mediazione. Una verità che è impermeabile al cinismo, anche quando c’è la durezza; impermeabile al sarcasmo, anche quando c’è l’umorismo. Una verità che è tale soltanto finché può poggiare sui miracoli della pietas, che sono terribilmente inattuali, eppure sono gli unici che esistono, e gli unici che contano.

giovedì 5 maggio 2022

Buon compleanno a "Il mistero delle meraviglie scomparse", con la prima ristampa e un po’ di novità...

Il 5 maggio 2021 usciva Il mistero delle meraviglie scomparse (marcos y marcos), certamente una delle più belle soddisfazioni della mia vita: l’ho detto un anno fa, lo confermo oggi. E proprio in questi giorni, esaurita la prima tiratura, arriva nelle librerie la prima ristampa: siete stati davvero tanti a comprare il libro!
Le nuove copie in arrivo a Firenze e dintorni hanno un adesivo sulla copertina – che non nasconde la bella immagine di Laura Fanelli – per ricordare due cose: che questa storia parla di Firenze; che è libro contro tutte le guerre.
Un anno fa eravamo ancora in mezzo a un mare di ostacoli, tra restrizioni, timori, programmi rimandati… E le occasioni per incontrarsi sono state davvero poche. Sono felicissimo quindi che oggi questo libro possa vivere una seconda primavera, con la ristampa e il rilancio nelle librerie, e con un succoso calendario di appuntamenti che si sta definendo per i prossimi mesi, compresi gli incontri nelle scuole. E anche con delle belle soddisfazioni raccolte in queste ultime settimane...
Il primo “compleanno” del libro coincide tra l'altro con due anniversari molto in tema, che mi piace ricordare: il 50° della Convenzione del Patrimonio mondiale e il 40° di Firenze Patrimonio Mondiale - Unesco. Il libro parla proprio di ciò che appartiene a tutti perché non può essere di nessuno, e che per questo deve essere fonte di unione, rispetto, dialogo, scambio, e non di egoismi, paure e rivendicazioni. I monumenti sono un tema letterale e metaforico allo stesso tempo; ma il principio vale per ogni bene comune, a partire dal senso stesso di comune appartenenza al genere umano; e più in generale alla grande famiglia dei viventi, e al respiro incessante del Pianeta. Non per niente, una volta scongiurato – grazie al coraggio di due bambini – il rischio di una guerra mondiale, viene firmato da tutti i capi di Stato del mondo, proprio a Firenze, un "Grandissimo accordo di pace"...
Ecco dunque i prossimi appuntamenti già definiti:
Salone del Libro di Torino:
- Giovedì 19 alle 12 (Lab Biblioteca, PAD 2) incontrerò bambine e bambini per raccontare, a partire dal libro, l'importanza della bellezza, della curiosità e del dialogo per sconfiggere intolleranza e paura, e costruire la pace (https://www.salonelibro.it/programma.html?item=3839)
- Sempre il 19, alle 15:30, presenterò il libro allo stand Bibliocoop;
- Venerdì 20 sarò per tutta la mattina allo stand Marcos y Marcos (J51 PAD. 2): se passate a prendere il libro sarò lieto di firmarvelo e dedicarvelo; e anche di offrirvi una micro-lettura personalizzata, se avete voglia di ascoltare (io leggo, tu ascolti, e tutto intorno la luce si abbassa, il mondo scompare, un altro mondo fiorisce, quello della fantasia, nella piccola condivisione...)
Tre incontri nelle scuole fiorentine:
Il 25, 26 e 27 maggio sarò in 3 scuole fiorentine – Vamba, Don Milani e Marco Polo – per raccontare l'incredibile avventura di Filippo e Francesca, i protagonisti del libro, e portare bambine e bambini in una gita immaginaria tra le meraviglie di Firenze e i segreti della Valle dell'Arno e del Monte Falterona. Sono molto emozionato all’idea di incontrare tante bambine e bambini per portarli in questo viaggio della fantasia, lasciando che siano loro stessi a remare nelle direzioni che più li incuriosiranno…
Torino, Firenze... e poi più in là, oltre il mare:
I primi di giugno il libro vivrà un'avventura ancora più grande e inattesa - e io con lui. Ma questa è troppo bella per scriverla di straforo in questo post… Ve la racconterò per bene tra qualche giorno. Intanto, se volete esserci, cominciate a preparare il passaporto... 😉
Infine si torna a Firenze (proprio come nella storia):
Un incontro sulle rive dell'Arno, nel parco dell'Anconella, per la rassegna "Felicità metropolitane". Qui finalmente potremo guardare le cose con gli occhi di Filippo e Francesca, rivivendo le loro vicende negli stessi luoghi in si svolgono. L'appuntamento è domenica 17 luglio (data da confermare).
(A proposito di presentazioni: se avete una libreria, una biblioteca, un ranch, un salotto letterario, un centro estivo, un parco avventura, una repubblica indipendente, una famiglia numerosa... e volete organizzare una presentazione del libro, contattate l'editore Marcos y Marcos, oppure il sottoscritto.)

Infine, un piccolo archivio di recenti cose belle intorno al libro:
Letturaday ha proposto il video che ho girato il 25 aprile, con la scena in cui si racconta del salvataggio di Ponte Vecchio dalle bombe naziste da parte di due giovani fiorentini: https://www.instagram.com/p/Cc-MhGpDH0p/
Il Salone del Libro di Torino consiglia il libro come lettura per l'estate: https://www.salonelibro.it/.../il-mistero-delle...
Il libro è consigliato dal blog Patato Friendly (viaggiare con i bambini) tra i 10 libri per far conoscere Firenze ai propri figli: https://patatofriendly.com/libri-su-firenze-per-bambini/
"Il mistero delle meraviglie scomparse" è stato il secondo libro più venduto nel mese di marzo nella libreria di Sesto Fiorentino LibLab: https://www.instagram.com/p/Cb0JCFgjW6E/
Nel catalogo d'arte Aveva le mani d'oro, a cura di Prashanth Cattaneo, l'introduzione si apre con una descrizione di "Il mistero delle meraviglie scomparse"... "un romanzo per bambini che trasmette con passione l’importanza storica, il valore culturale e pedagogico dei nostri monumenti."
"Mamme che leggono" ha fatto una videopresentazione del libro sul suo canale YouTube:https://www.youtube.com/watch?v=QGCyHcfE3-o




mercoledì 4 maggio 2022

Pillole di "Da luoghi lontani", n.1 - "Niente da dichiarare" di Sandra Salvato

 



Da luoghi lontani
di Giovanni Agnoloni, Carlo Cuppini, Sandra Salvato

Arkadia Editore, Collana Senza Rotta, 2022

http://www.arkadiaeditore.it/da-luoghi-lontani/


lunedì 2 maggio 2022

Il mondo al contrario

Nel mondo al contrario, i ragazzi si vedevano in discoteca e si baciavano, come avevano sempre fatto. Gli anziani entravano a decine, tutti appiccicati, alle poste, nei musei, nei supermercati, con le loro bellissime facce segnate dal tempo, orgogliosamente esposte agli altrui sguardi. La gente entrava in un negozio e si scambiava un sorriso con il commerciante. Mentre i bambini stavano seduti al banco di scuola, con i finestroni spalancati sul tripudio di una frizzante primavera, le rondini che quasi entravano nell’aula, per otto ore al giorno con il volto cancellato, il linguaggio delle espressioni soffocato, il continuo rovello – ormai da mesi, anni – sul senso da dare a quella frase un po' brusca pronunciata dalla maestra senza tre quarti di volto: sarà stata una battuta o un rimprovero? Nel mondo al contrario i bambini non avevano mai visto in faccia quei compagni che non frequentavano fuori dalla scuola, se non di sfuggita alla mensa, dove – al contrario che al ristorante – non si può parlare, perché se si parla, nella mensa di scuola, ci si ammala, si muore, si fa morire. Nel mondo al contrario i bambini soffrivano per una menomazione senza dirlo e senza nemmeno accorgersene; perché, come era stato detto a suo tempo, i bambini si abituano a tutto: tragicamente, tutto gli sembra normale. E se soffrivano, gli adulti perbene – quelli scesi in piazza il 25 Aprile e il Primo Maggio per iscriversi alle buone cause della Storia già Scritta, quelli mossi da nobili valori – se ne fregavano. De resto, non si trattava mica di un cane abbandonato al bordo dell'autostrada. E poi, soprattutto, se c'è di mezzo la salute non si discutono le decisioni delle istituzioni.

Oggi lunedì 2 maggio è il primo giorno di una nuovissima infamia, impiantata su una violenza che continua da un anno e mezzo. L'ennesima insopportabile discriminazione: quella contro i bambini. La più odiosa.