Carlo Cuppini

mercoledì 17 maggio 2023

"Fuori è quasi buio" di Alice Keller (Risma ed)

Ho scelto questo libro non so perché. L’ho pescato da un tavolo della libreria La Casa Sull'Albero, ad Arezzo, dove era esposto tra tanti invitanti libri per ragazzi. Non sono stato attratto in modo particolare né dal titolo né dalla copertina, dico la verità. E in casa ho una montagna di libri non ancora letti che non chiede certo di essere accresciuta. Tuttavia, per qualche motivo, ho dovuto prendere questo libro. E adesso che l’ho finito mi dico che ho fatto bene: perché è un libro bellissimo.
Parlo di “Fuori è quasi buio” di Alice Keller, Risma Edizioni.
Risma pubblica libri per bambini e libri per ragazzi; questo, nei bookstore online, è proposto a partire dagli 11 anni. Ma “Fuori è quasi buio” secondo me non è un “libro per ragazzi”. È una storia raccontata da un ragazzino, sì, e nel suo sguardo, nella sua voce, si mescolano la sensibilità sua, di Simone, e quella dell’adulta che gli dà vita attraverso le parole, di Alice. Per questo direi che è un libro per ragazzini e per adulti. Sono pochi, e preziosi, i libri che parlano a età anagrafiche diverse, che si trovano separate da passaggi iniziatici: perché con la loro stessa esistenza fanno esistere un ideale spazio di incontro e di confronto. Un ragazzino, un adulto, un anziano, che ascoltano la stessa storia, e davanti alla storia sono tutti uguali, perché la storia ne ha per ciascuno di loro. Come quando il marketing non c’era…
Della trama dirò soltanto che la voce narrante appartiene a un ragazzino di circa tredici anni. Simone è scappato, insieme al fratellino Mattia che ha un grave handicap mentale non meglio precisato, e si nasconde. I due fratelli vivono come clandestini, perché sono rimasti orfani e Simone non vuole avere niente a che fare con ciò che il mondo offre loro, obbligandoli ad accettarlo.
In queste pagine, nel susseguirsi di brevi capitoli, c’è un realismo psicologico molto coinvolgente, che ci fa attraversare la vicenda interamente calati nei panni del giovane protagonista. E sopra questo fitto e lieve tessuto di pensieri, riflessioni, decisioni, pianificazioni, c’è la poesia: molta poesia, molte metafore, molto bianco intorno alle parole. Che poi forse questo è un fare più adulto; e pure qui la poesia sorge con naturalezza dalla rete dei pensieri di Simone, a volte in modo inaspettato. Tutto quel bianco sembra volersi mangiare le parole, le opprime, come il buio sembra volersi mangiare il destino dei due fratelli; ma le parole non collassano sotto quella pressione, perché hanno una loro forza interna, una densità capace di opporre resistenza, un moto espansivo sufficiente a contrastare l’azione del vuoto. Proprio come nella poesia.
C’è la crudezza, anche; perché questa è anche una storia di sofferenza; di sofferenze che si incontrano e si intrecciano. Ma Alice Keller non indugia nella crudezza, non se ne compiace, e non la manovra astutamente. Anche essa appare e scompare, con continuità, alternandosi e sovrapponendosi alla poesia. E c’è la filosofia: quella terra-cielo che appartiene ai bambini, agli adolescenti, e a chi sperimenta il dolore. Ma la narrazione non diventa mai pesante o cerebrale. E c’è l’impressionismo delle sensazioni, negli occhi e sulla pelle, ma senza concessioni al manierismo delle trovate spumeggiante e delle frasi a effetto. C’è soprattutto la grazia, che fonde tutte queste componenti nella voce semplice e pulita di un ragazzino che si è sganciato dal destino che solitamente attende i ragazzini; e va avanti nel buio perché è necessario, con la speranza di farcela, con la paura di non farcela, per sé e per il fratellino, dove il confine tra i due non è chiaro nemmeno a lui. Senza aspettative che vadano oltre l’azione che sta compiendo: un presente sprofondato e precario che richiede di muoversi con la massima cautela, senza il beneficio delle distrazioni.
Alice Keller è capace di sorprendere il lettore ogni poche righe; ma sorprende in modo tenue, senza che la sua scrittura diventi sensazionalistica o risulti virtuosistica. Con questo libro ci ha fatto un bel dono.

https://rismalibri.com/catalogo/catalogo/fuori-e-quasi-buio

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