Carlo Cuppini

lunedì 28 giugno 2021

"Il mistero delle meraviglie..." - recensione di Giovanna Canzi su "Tuttomilano/Repubblica"

Sono felice che Giovanna Canzi abbia visto, al centro di questa storia, l'elemento del coraggio. Che non è sconsideratezza – o slancio verso l'avventura soltanto – ma impegno del cuore contro la paura. Le bambine e i bambini lo sanno bene: per loro è una sfida quotidiana, anche quando noi grandi non ce ne accorgiamo.
E davvero il commento della sua piccola "consulente"** è una grande gratificazione: vorrei farle sapere che in cantiere ci sono già una fiaba, un romanzo e un catalogo ben strano. In tutti i casi si parla di una cosa sfuggente e impossibile da descrivere se non attraverso le storie, che è meglio non nominare neanche, perché mettersela in bocca potrebbe diventare un alibi per non praticarla: la lib... Ops, stavo per dirla!

** "La mia non lettrice ha deciso che il magnifico Carlo Cuppini deve subito scrivere il sequel! Migliore recensione di questa non esiste! Tuttomilano/Repubblica"

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CI VUOLE CORAGGIO

Di Giovanna Canzi


Questo è uno degli insegnamenti più preziosi che Filippo e Francesca, protagonisti di Il mistero delle meraviglie scomparse (8+, Marcos y Marcos, 12€) di Carlo Cuppini, si porteranno nel cuore anche quando la fantastica avventura in cui sono stati catapultati sarà finita. Sì, perché i due ragazzini si trovano all’improvviso di fronte a un evento incredibile che rischia di far scoppiare una guerra mondiale: un giorno l’Arno fa sparire i più importanti monumenti di Firenze, che ricompaiono nei più disparati angoli del mondo. Ogni Paese non vuole rinunciare alle sue nuove meraviglie e il parapiglia generale rischi di compromettere gli equilibri internazionali. Sarà solo grazie al coraggio dei due piccoli fiorentini se ogni cosa tornerà al suo posto e ogni popolo scoprirà il valore della condivisione.








venerdì 25 giugno 2021

Libri e pandemia (c'è anche "Il mistero delle meraviglie scomparse")

Tra i libri sulla pandemia segnalati dalla pagina facebook "Goccia a goccia. A scavar pietre" di Sara Gandini c’è anche, nella sezione bambini, il mio Il mistero delle meraviglie scomparse (Marcos y Marcos). La selezione è a cura di Ludovica Notarbartolo.

La mia storia non parla di virus né di malattie, ma di un evento misterioso che getta il mondo nel caos: la scomparsa dei monumenti da Firenze e la loro ricomparsa in ogni angolo del mondo. La risposta degli adulti è spaventata, muscolare, bellicosa. A nessuno viene in mente di ascoltare la natura per comprendere lo strano fenomeno: mobilitare gli eserciti è l’unica soluzione che i capi dei governi riescono a immaginare, mentre i media diffondo il panico. Naturalmente scuole, uffici, teatri e negozi vengono chiusi… per sicurezza: se il ladro di monumenti è ancora nei paraggi non si può rischiare che sparisca una scuola con dentro tutti i bambini.
Questa storia è nata prima dello scoppio della pandemia, ma, a posteriori, viene da pensare che qualcosa fosse già nell’aria. E non mi riferisco al virus.
Durante le presentazioni, oppure incontrando bambini che hanno letto il libro, ho notato che i piccoli lettori colgono volentieri l’occasione di questa storia per raccontare le loro esperienze e le loro emozioni provate durante il lockdown e le restrizioni.
Di solito lo fanno con foga e con gli occhi spalancati.
Ogni volta mi chiedo se noi, genitori, insegnanti, educatori, zii, amici grandi, ci siamo ricordati di chiedergli almeno una volta come stavano, come se la sono passata.

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LIBRI E PANDEMIA
Di Ludovica Notarbartolo
Se dopo un anno e mezzo di bombardamento mediatico rispetto alla pandemia, in cui è stato detto tutto e il contrario di tutto, avete ancora voglia di approfondire l’argomento, ecco a voi una breve guida non esaustiva (continuano a uscire libri nuovi) del panorama editoriale intorno al Sars CoV-2.

venerdì 18 giugno 2021

"Il mistero delle meraviglie..." - recensione di Serena Bedini su "Leggere:tutti"

Una bellissima recensione di Serena Bedini.


E se l’Arte decidesse di girare il mondo?

di Serena Bedini

A dire la verità, nell’avventura Il mistero delle meraviglie scomparse di Carlo Cuppini (Marcos y Marcos 2021), non è l’Arte a decidere di girare il mondo, bensì la libera iniziativa del fiume Arno a cominciare un’opera di diffusione spregiudicata e oltremodo divertente dei monumenti e dei musei più celebri in ogni parte del Pianeta. Evidentemente, se un fiume prende l’iniziativa non sono da meno altri corsi d’acqua… O sono invece le stesse opere d’arte a prenderci gusto e a decidere di andarsene per il mondo alla ricerca di un po’ di libertà, dopo essere state per secoli ferme sempre allo stesso posto? Non sarò io a svelare come vanno le cose in questa folle e gustosa avventura che è scritta sì per i bambini, ma, per parafrasare un celebre autore, anche per tutti i grandi che si ricordano di essere stati bambini. Quello che è certo è che in questa storia Cuppini riesce nell’intento di divertire con intelligenza, con coraggio, lasciando trapelare valori di umanità, di integrazione, di inclusione che sono tanto preziosi oggi in quanto rari proprio come i capolavori dell’arte, eppure necessari a vivere meglio. Non solo: Cuppini fa riassaporare il piacere delle belle letture di una volta, quelle scritte con autentiche capacità, con tanta fantasia e con la forza immaginifica che scaturisce dalle emozioni, le vere e intense emozioni provate solo da chi è ancora capace di credere che i sogni possano diventare realtà.

martedì 15 giugno 2021

"Il mistero delle meraviglie..." - segnalazione su "Il Messaggero dei Ragazzi"

 Grazie a Francesca Cappelli per la segnalazione sul numero di giugno del "Messaggero dei Ragazzi".




sabato 12 giugno 2021

Un brano di "Il mistero delle meraviglie scomparse" letto per il Juke Vox di Marcos y Marcos

Lettura di una scena clou di Il mistero delle meraviglie scomparse per il Juke Vox di Marcos y Marcos.
Salite sulla barchetta con i piccoli Filippo e Francesca e rilassatevi... 
Non troppo però! I fiumi possono nascondono delle sorprese...



 

Vaccini e ragazzi: un attentato

A questo punto bisogna assumersi la responsabilità di usare parole molto chiare. Io le mie le ho pesate una a una, e sono queste:

Chi ha organizzato eventi in cui si sono offerti vaccini che comportano rischi accertati, e per questo sono stati sconsigliati dalle autorità, ai giovani e ai giovanissimi – richiamandoli con un misto di lusinghe, regalie, comunicazione "pop", ricatti fisici e morali, minaccia dello stigma sociale – ha compiuto un ATTENTATO.
“Richiamati” in realtà non è la parola giusta: se bisogna usare parole chiare, la parola giusta è “ADESCATI”.
Subito dopo va detto che una parte della responsabilità è di chi avrebbe avuto il potere e il DOVERE di impedire questo scempio, e non l’ha fatto; come anche di chi avrebbe avuto titolo per condannarlo, denunciarlo, e non l’ha fatto.
Lo scrivevo il 30 maggio: di fronte al previsto danneggiamento della generazione dei figli, determinato da questa incauta e scellerata politica vaccinale, molte persone si sarebbero dovute assumere la RESPONSABILITA' di decisioni politiche, di dichiarazioni parziali, fuorvianti o disinformanti – se non proprio manipolatorie – di pressioni psicologiche indebite, della simbolizzazione di un fatto strettamente sanitario che dovrebbe essere trattato con la massima lucidità e consapevolezza, di silenzi e omissioni.
Con il decesso della diciottenne Camilla Canepa, e il ricovero in gravi condizioni di altre persone giovani e giovanissime, il momento è già arrivato.

domenica 6 giugno 2021

Uccelli



Mi piacciono gli uccelli. 

Gli uccelli di Aristofane. Quelli di Hitchcock. La conferenza degli uccelli, antico poema Sufi. L’albatros di Baudelaire e il corvo di Poe. Il gabbiano Jonathan Livingstone di Richard Bach. E Cipì di Mario Lodi. E altri uccelli ancora.

Mi piace quando le rondini ti sfrecciano sfrontate accanto al viso, insinuando una tua appartenenza alla dimensione aerea, un legame originario con le altezze del cielo, affermando la loro fulminea inafferrabilità.

Lo facevano i rondoni neri nella terrazza altissima della casa dell’infanzia.

Lo fanno oggi i piccoli balestrucci bluastri, lanciati come proiettili in avvitamenti spericolati a un centimetro dall’asfalto, schivando le sporadiche automobili, nell’antica via ritorta in cui viviamo, ai margini della città.

sabato 5 giugno 2021

"L'Arno, il fiume dell'immaginazione", recensione (bellissima) di Sandra Salvato



Questa recensione di "Il mistero delle meraviglie scomparse" (marcos y marcos) è un gran pezzo di letteratura, civile, intenso e toccante. Lo sarebbe anche se fosse una stroncatura. Invece è pure straordinariamente lusinghiera.

Grazie di cuore a Sandra Salvato, penna rara, che l'ha scritta, e a Cultura Commestibile che l'ha ospitata (La rivista si può sfogliare qui).

venerdì 4 giugno 2021

"Cosa avrebbe portato sopravvivere rimettendoci ad un essere come quello?": Nausicaa, una storia per il nostro tempo

Nausicaa, il mondo vivente, la hybris tecnocratica, la compassione olobiontica (una vecchia storia per il nostro tempo)

Covid ha riproposto con forza una questione culturale enorme, che forse è il vero cuore del problema: il nostro rapporto con la natura, di cui facciamo parte ma che pretendiamo di guardarla da fuori, come se noi fossimo collettivamente il soggetto, ed essa, in blocco, l'oggetto. E' la questione epistemologica fondamentale. E’ il tema del rapporto della “fisica” (in senso antico, cioè la conoscenza della natura, che oggi chiamiamo “scienza”) con la tecnica (che è il suo dominio e la sua manipolazione).
Conoscete Nausicaa della Valle del Vento, il film di animazione di Myazaki del 1984? Vi voglio raccontare la trama (spoiler alert: se non volete sapere il finale, non leggete il post).
Un mondo post-catastrofe nucleare, spopolato e regredito, è insidiato da una giungla tossica (o "mar marcio" nel nuovo doppiaggio), che si va espandendo e da cui emergono “insetti” enormi, gli OM, e altre creature più piccole, che portano morte e distruzione ovunque.
Uno dei due regni sopravvissuti alla catastrofe è dominato da una regina superba, emblema delle soluzioni tecnocratiche, che vuole sgominare questi mostri risvegliando un antico guerriero robot biologico, il mostruoso "Soldato Titano". Gli aiutanti della regina cercano di rintracciare e di rimettere insieme i suoi pezzi, in una corsa contro il tempo.
Nausicaa, la principessa dell'altro regno, la Valle del Vento, animata da una vera “compassione olobiontica” (olobionte è il macrorganismo composto da noi più i nostri microrganismi, e per estensione il pianeta + tutti gli esseri viventi che lo popolano), tra buddismo giapponese e francescanesimo, arriva a capire che la giungla tossica - e i mostri che ne fuoriescono - sono soltanto una risposta parossistica del pianeta all'intossicamento causato dall'uomo. Distruggono ciecamente, perché non possono fare altro: si è innescato un vortice di distruzione. Non sarà la contrapposizione muscolare a fermarlo. La giungla tossica è come il pus.

giovedì 3 giugno 2021

Vaccino e minori: il dovere di un dibattito onesto e di un'informazione corretta

Da oggi in alcune regioni italiane si possono prenotare i vaccini per gli adolescenti dai 12 anni. Bene per i giovani fragilissimi. Sull’opportunità di vaccinare tutti gli altri – adolescenti e ragazzi sani, o non esposti a significativi rischi – il livello del dibattito politico e lo stato dell’informazione in Italia sono scorretti in modo sconcertante, e questo è molto grave.
Il tema della vaccinazione destinata a persone non esposte a forme gravi della malattia e nel pieno dell’età dello sviluppo è straordinariamente delicato e controverso. Eppure certa stampa italiana e certa comunicazione politica, e anche istituzionale, vogliono far passare l’idea che la comunità scientifica sia unanime nel sostenere la necessità della vaccinazione in età pediatrica.
L’idea, propagandata da diversi commentatori influenti, che il ragazzo che si vaccina sia un eroe e quello che non lo fa sia un vigliacco e un traditore, sta creando una pressione indebita e violenta sugli stessi ragazzi e sulle loro famiglie.
Sulla falsa convinzione di una unanimità tra scienziati e su questa retorica ricattatoria molte persone baseranno scelte disinformate e “obbligate” per conto dei propri figli.
Evito ogni altro commento personale, perché ho già detto come la penso, e perché come la penso io non conta nulla. Conta però che l’informazione non sia manipolata e manipolatoria, e che congetture e ipotesi non siano spacciate per certezze assodate, da parte di scienziati evidentemente pronti a sconfessare i fondamenti stessi del metodo scientifico. Chi lo fa, si carica di una responsabilità drammatica, tanto più perché legata alla salute dei minori, che devono godere di una tutela speciale, oltre che per inderogabile dovere morale, per obbligo di legge (176/1991).
Mi limito quindi a riportare una “rassegna stampa” che dà conto di posizioni che vanno ben oltre la dabbenaggine incosciente del “vaccinate bambini e ragazzi perché non c’è problema”.
Ognuno poi si faccia le sue idee e prenda le sue decisioni.
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Adam Finn, professore di pediatria Università di Bristol, capo del Bristol Children's Vaccine Centre, presidente del gruppo consultivo tecnico europeo di esperti sull'immunizzazione dell’OMS, membro del gruppo consultivo strategico di esperti dell'OMS (29 maggio): “Children transmit Covid to some extent, although they rarely suffer badly from the disease themselves. If you offer them vaccines, then you put them at risk of possible side-effects – so there really needs to be some significant, tangible benefit to them, not just the indirect protection of adults from Covid-19.” ["I bambini trasmettono il Covid in una certa misura, anche se raramente soffrono gravemente della malattia stessi. Se somministri loro i vaccini, li esponi al rischio di possibili effetti collaterali. Quindi ci deve essere davvero un beneficio significativo e tangibile per loro, non solo la protezione indiretta degli adulti dal Covid-19" - trad. mia]

martedì 1 giugno 2021

"Il mistero delle meraviglie scomparse" - Recensione di Martina Vincenzoni su "Lungarno"

"Senso di appartenenza, nuova normalità, fiducia nelle nuove generazioni: temi molto attuali sono tra gli ingredienti principali de Il mistero delle meraviglie scomparseIl racconto per bambini, scritto da Carlo Cuppini e uscito per Marcos y Marcos, immagina una Firenze incredula quando al risveglio scopre che tutti i suoi monumenti più rappresentativi le sono stati portati via. 

Gli adulti avviano indagini scoordinate e aggressive, mentre un bambino, Filippo, accompagnato dalla sua scettica sorella, intuisce che deve averci messo lo zampino il fiume Arno. Come in tutte le fiabe che si rispettino, varie peripezie attendono i piccoli eroi, compresa quella di farsi ascoltare dai grandi. 

Ma alcuni misteriosi aiutanti, insieme al coraggio e all’intuito dei due, saranno alla base dell’intreccio narrativo e della soluzione del caso.

Cuppini riesce a trattare temi complessi del passato e del presente: i ricordi della guerra e dell’alluvione risuonano con l’attualità della pandemia; l’idea della restituzione delle opere al paese di appartenenza fa riflettere su tutela e identità nazionale; lo stupore dei cittadini – soprattutto i più giovani – verso la propria città mutata rende ancora più surreali le esperienze a distanza e l’abuso delle tecnologie che fanno tenere la testa bassa sugli schermi piuttosto che curiosa verso l’esterno. 

Il testo scorre tra sorprese e piccole tensioni intervallate da interessanti spunti di riflessione. La forma tradizionale di fiaba lo rende molto accessibile (è consigliato dagli 8 anni in su) e si presta per l’uso in contesti educativi e scolastici. Offre infatti spunti per condurre attività su temi come la potenza dell’immaginazione, la scoperta della natura, il senso degli eventi difficili, il valore della generosità e del coraggio. Lancia un messaggio universale di fratellanza e condivisione, di rispetto tra le persone e i popoli nella convinzione che le meraviglie del mondo non appartengano a nessuno e debbano perciò essere custodite da tutti."


Pubblicata su "Lungarno Firenze"