lui vede nell'ombra se stesso
si stacca dal suolo con balzo
non decolla nel Tennessee – ritorna in collina
il suo cane deportato sulla luna
collauda l'abbaio stritolando marziani – è un cane
dodecafonico sia chiaro
lui possiede un pesce rosso che abita
il casco di vetro dell'ultimo
cosmonauta sovietico disperso
completamente ubriaco oltre la duna
di sabbia rossa dietro casa – lo cercano ancora
fioccano i missili – di nuovo natale
lui prova ad aprire l'ombrello
ma l'ombra si macchia si bagna lo stesso
si sbianca bandiera di niente e
mollando la presa lui cerca
sganciato davvero dal suolo lui prova
di nuovo col balzo
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