Da Istanbul alla Cappadocia, fino alle terre dei Kurdi, nell'estremo sud-est. Questo il vero obiettivo: scoprire cosa c'è, cosa accade, tra l'Eufrate e il Tigri, scendendo lungo l'ampia vallata della Mesopotamia, verso il confine con Siria, Iraq, Iran. Dove da 80 anni vive il più grande popolo che i soliti intrighi colonialisti di inizio '900 hanno lasciato senza una nazione (con il beneplacito del nazionalismo turco che si è potuto accaparrare l'alta mesopotamia).
Molti buoni amici incontrati, molte esperienze e informazioni da elaborare. Chiacchierate filosofiche e teologiche all'ombra delle rovine viventi della storia più antica dell'umanità.
Incrociando i segni concreti delle nostre radici - la giudaica, la greca, la cristiana - con la nostra eterna ombra, il nostro fatale "altro da sé": l'islam, fratello che rinneghiamo, di cui fingiamo di non comprendere più il linguaggio.
Prossimamente, qualche parola di più.
hi my friend ı want to write a passage for your topic. i think there is no problem with kurds turks. i think it is a problem with turks and pkk. because you saw that we are kurd. but we are happy with in each other. and there are many kinds of nations people in pkk. especially from europe, america and some turks. many kurds people don't like this case, me too. this is a political problem.
RispondiElimina