Armatura in regalo con "Gente" a puntate
ottima al posto della crema solare – protegge
il corpo dalle radiazioni e
dal male
Ci sfrigolo dentro come una cicala
sigillato sbracato sul litorale
adriatico non mi nuocciono neanche
le zanzare chiuso come sono nel gabbione
col confortevole tepore che sale
E ripenso a quell'estate tropicale
una quindicina d'anni fa stessa spiaggia
stesso mare quando abbronzati
a naso in su contavamo gli F16
che sfrecciavano in cielo verso est
E per fortuna che c'era un bel grumo
di mucillagine a pochi metri da riva
a drenare quei pezzi di corpi
di slavi del sud che ci avrebbero –
se raggiunti – rovinato le ferie
Quei pezzetti di corpi di gente su cui
si affilavano i coltelli si sganciavano
dal cielo a piene mani gli avanzi
dell'ultimo capodanno petardi
e cotechini umanitari a volontà
trallallero lallà
Nota: la poesia risale a circa un anno fa, ma il fatti di questi giorni l'hanno resa di nuovo attuale, per questo la ripropongo
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