Corpo disteso squadernato ricoperto
di gemme-parole come piaghe
cerniere di denti metallici
tirare linguetta del verbo per aprire
bocche occhi riversanti persona
su curve di cose concave fuori
serrate addentate a rivelarsi cicatrici
feritoie di frecce sebastiàniche lanciate
come simulacri degli oggetti dardi
inficcati poi incorpàti e archiviati
al di dentro tra tendini fasce
cementate di tendini tra intermondi
densi di iperspazi dove posto per roba
da stipare ce n'è in abbondanza
atlante delle offese col tempo
divenute illeggibili criptate
allo sguardo esterno al domani
bocche rosse boccheggiano oralità grondare
di piaghe piantate di semi spalancati
riscatto di infiorescenze veneree
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