blog di Carlo Cuppini

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sabato 10 marzo 2012

A partire da un verso di Paul Celan

Sempre l’occhio
sempre l’occhio la cui palpebra –
la cui palpebra cosa?
la cui ombra ulteriore
il cui sempre –
che cosa?

Ci troveremo nell’ombra alla fine
oltre l’occhio fasciato
tra amici
a mangiare gabbiani
a contare i rimasti -
battiti indelebili

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