i tarli ci hanno presi alla sprovvista.
Dentro un grosso buco scavato,
del tronco non resta che un colabrodo,
le costole già tutte traforate
come la gamba della sedia:
ci passa dentro il vento,
ci passano dentro le parole,
le voci dell’erba, i sussulti.
Un cartellone pubblicitario
stasera
potrebbe uccidermi.
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