Chiesa di Santa Trinita, Firenze
Siamo la parte dell’affresco che scompare
il pigmento che sprofonda nei pori
siamo il tratto interrotto sull’intonaco
l’incarnato volatilizzato.
Siamo quello che resta dall’erosione
l’invisibile al di là della barriera
la membrana che separa e collega
frammenti d’oro dispersi nell’aria.
Siamo lo sfocarsi nella memoria
la domanda posta alla parete
siamo lo sguardo su noi degli antenati
l’impressione che rimane.
Poi niente.
Le mani allentano la presa.
Cadiamo all’indietro.
Nel buio. Soli.
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