Faceva un caldo terribile. Avevamo tutti tanta sete.
Il Signor Alfa e il Signor Beta, eminenti studiosi, ci avevano detto che si trattava di un caldo particolare, e che l’acqua in questo caso non ci avrebbe dissetati. Per questo ci eravamo piazzati davanti all’osteria del paese, attendendo con ansia che aprisse.
L’oste era un noto pregiudicato, pluri-condannato per avere ripetutamente avvelenato i suoi clienti, truffato, ricattato, corrotto e rubato. C’era anche qualcosa in merito a certe molestie sessuali nei confronti della sua dipendente. Tutti ricordavamo anche che in più di un’occasione aveva patteggiato e pagato sanzioni da capogiro per avere mentito sulle caratteristiche del suo vino, mettendo a rischio la salute dei cittadini.
Avevamo sete. “L’acqua non ve la farà passare” ci ripetevano. Eravamo allo stremo.
Volevamo quel vino.
L’oste ci riempì i bicchieri.
I Signori Alfa e Beta alzarono un sopracciglio sospettoso: “E’ davvero buono il tuo vino?”
L’oste si dette una manata sulla coscia ed esclamò: “Per Dio! Non avete idea di quanto sia buono il mio vino!”
I Signori Alfa e Beta abbassarono il sopracciglio e ci permisero di bere.
Bevemmo e ci dissetammo.
Dopo poco la gran sete tornò, perché il caldo persisteva: diminuiva e si intensificava a ondate. Era veramente strano.
Qualcuno propose di provare a bere l’acqua: "Sarà anche strano, ma sempre un tipo di caldo è."
Il Signor Alfa e il Signor Beta gli puntarono contro il dito e lo chiamarono ciarlatano. Tutti gridammo “buuuh!” e gli tirammo addosso palettate di fango.
L’oste continuò a darci da bere ogni volta che avevamo sete.
Le cose procedono tuttora in questo modo. Noi gli diamo dieci centesimi a bicchiere.
Un niente, rispetto a salvarsi dalla sete.
Un niente. Ma siamo tanti. E in capo a un anno l’oste potè aprire una lussuosa enoteca, con eleganti divanetti in pelle nera.
Da quel momento le sedute della giunta comunale, a cui partecipano anche il Signor Alfa e il Signor Beta, hanno preso a svolgersi in quella sede.
Il motivo non si è capito: forse perché l'oste gli offre l'aperitivo.
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