blog di Carlo Cuppini

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domenica 10 settembre 2023

"L'irrilevanza del vero" di Pieralberto Valli (Stampa Alternativa)

Ricorderete le immagini dei bunker di Mariupol mostrate a Porta a Porta, Piazza Pulita e Controcorrente, che in realtà erano quelle di un gioco da tavolo. Questo clamoroso falso non dimostrava che l’invasione russa fosse un’invenzione, ma rivelava una cosa forse ancora più rilevante riguardo ai destini dell’umanità: che il vero è diventato del tutto irrilevante rispetto al verosimile, quando è coerente con il discorso che deve essere fatto.

Agamben lo ha detto in modo mirabile all’inizio del 2020, riferendosi al contesto delle discussioni sulla pandemia: “L’umanità sta entrando in una fase della sua storia in cui la verità viene ridotta a un momento nel movimento del falso. Vero è quel discorso falso che deve essere tenuto per vero anche quando la sua non verità viene dimostrata. Ma in questo modo è il linguaggio stesso come luogo della manifestazione della verità che viene confiscato agli esseri umani. Essi possono ora soltanto osservare muti il movimento – vero perché reale – della menzogna.”
Questo tipo di riflessioni innerva il nuovo libro di Pieralberto Valli “L’irrilevanza del vero”: un racconto che sviluppa ulteriormente la ricerca avviata con “Trilogia della distanza” e proseguita con “Il nodo”. Tutte opere intensamente poetiche, piene di affondi esistenziali, insistentemente dubbiose e interrogative, cioè filosofiche. La grazia specifica della scrittura di Pieralberto (rintracciabile anche nella sua musica) comporta – per i suoi personaggi e per il lettore – una continua apertura disarmata davanti all’incanto prezioso delle cose minime, come anche davanti al presagio apocalittico e all’orrore. La critica sociale che si legge tra le righe non si gonfia in verve polemica, essendo soverchiata dalla portata esistenziale delle tematiche: l’interrogazione del dolore, la coscienza della morte, la percezione del mistero, i confini della coscienza, ciò che si riceve, che si trasmette, che rimane.
In questa nuova creazione lo svolgimento lineare delle precedenti opere lascia il posto a una struttura intrecciata, con due piani che si alternano mettendo in discussione la solidità delle gerarchie percettive, estetiche e cognitive.
"L'irrilevanza del vero", come gli altri di Pieralberto, è un libro attualissimo che parla di e a ognuno di noi, e ci aiuta a comprendere il nostro tempo, e a prepararci ai tempi a venire.
Edizioni Le Strade Bianche di Stampa Alternativa.
Illustrazioni di Claudio Scaia.
Sulla quarta di copertina si legge: "almeno 7 euro - no Amazon - no copyright".
PS: So che Pieralberto sta preparando il tour di una performance con letture, musiche e coreografie nate da questo libro. Non vedo l'ora di assistere.

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