con la coda del cane per terra
nello stipite tutti aggrappati allo specchio
scivoliamo tra i muri tra sciami
di gente abbrustolita io te rattrappiti
tra unghie di uccelli in mancanza
di noi dico palpebre cotiche
dire loro qualunque quantunque
che non siamo che pezzi di cane
urlando nella foresta di neon
fuoco tossico fossile acceso a cristalli
liquidi cristallizzati nel ginocchio dà l'artrosi
l'ambulanza è incagliata nel mare
omissione globale di soccorso
sotto il tetto ficchi il tacco nell'orecchio
e quell'altro non sente se su
marte cantiamo canzonette stonate
lune verdi oltre i vetri a dozzine
non lenzuola sul letto c'è il gatto
rasato crepato gasato passato
al tostapane che ha vinto l'enalotto
di notte non saltano le
tubature:
(dai materiali per la raccolta "La regola"... lavori in corso)
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