Partiamo il 1° agosto, Ramona e io. Venti giorni. Il Vietnam. Perché?
Perché la foto famosa di una bambina nuda che scappa dai soldati.
Perché un'altra foto dove un ufficiale spara a sangue freddo in testa a un ragazzo vietcong (e della scena si trova anche un filmato su youtube).
Perché Marguerite Duras nacque e visse a Saigon, e di Saigon scrisse.
Perché proprio 50 anni fa gli USA iniziavano la guerra e Obama pochi mesi fa ha fatto un discorso tronfio e pieno di retorica.
Perché gli USA non hanno ancora pagato il risarcimento per danni di guerra al Vietnam devastato, come convenuto negli accordi di Pace di Parigi, e il premio Nobel Obama non ha detto niente al riguardo.
Perché l'8% di crescita annua in un paese asiatico comunista a economia capitalista.
Perché il rogo di Thích Quảng Đức nel 1963 e degli altri 32 monaci buddisti nel Vietnam del Sud, per protestare contro il governo-fantoccio dittatoriale di Diem installato dagli USA.
Perché in Persona di Bergman ho visto per la prima volta le immagini reali di un monaco che si dava a fuoco, viste con gli occhi di Liv Ulmann.
Perché da qualche parte bisogna pure incominciare, con questa Asia affascinante.
Perché da quando hanno aperto l'accesso agli occidentali nel 1990 sono state scoperte decine di specie animali sconosciute o date per estinte, comprese quattro specie di grandi mammiferi che non esistono in alcuna altra parte del mondo.
Perché Mao vietò in Cina il Tai Chi, stigmatizzandolo come pratica legata alle superstizioni tradizionali, mentre lo "zio Ho" lo praticava ogni mattina.
Perché chissà cosa sarebbe successo se Ho Chi Min non fosse morto prima della cacciata degli americani e della riunificazione del Vietnam.
Perché lo zio Ho ha avuto una vita avventurosa come poche, e anche la delusa Oriana Falalci lo descrive con passione sfrenata.
Perché lo zio Ho visse in una grotta per otto anni e per debellare la malaria mangiò un ragno.