blog di Carlo Cuppini

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sabato 26 aprile 2014

Liberazione

Continuiamo a trovare ogni mattina lunghi getti del kiwi spezzati per terra, le foglie mosce e quasi già senza vita. Fortunatamente la crescita della pianta è più rapida di questa metodica opera di distruzione, e il pergolato si sta coprendo di verde. All'inizio ho incolpato i gatti della vicina (avevo letto che il kiwi ha un odore irresistibile per i gatti, che distruggono ogni pianta non ancora abbastanza robusta), ma sembra che mi sbagliassi; quindi ho puntato il dito contro i merli; ma il ritrovamento di questa mattina sembra contraddire anche questa ipotesi: un getto trovato per terra, piuttosto robusto, appariva chiaramente, meticolosamente 'segato'. Comincio a sospettare delle lumache... Di notte si manifestano a decine, lunghe fino a 15 centimetri, con o senza casa; di giorno non si sa dove stiano; se la notte una lumaca sta su una foglia del kiwi, la mattina la foglia sarà bella e spolpata, e piena di filamenti luccicanti. È stata una buona idea tagliare l'erba il giorno della Liberazione.


Una mattina non mi sono svegliato
E non ho lasciato le orme sul prato.

Una mattina non mi sono svegliato
E per il 25 aprile il presidente
Onorava i due soldati italiani
che hanno ucciso i pescatori indiani.

Una mattina non mi sono svegliato
E il vecchio miliardario
Condannato a sette anni, poi altri quattro, e altri tre
Era ancora un politico influente e rispettato

Una mattina non mi sono svegliato
E avevo ottanta euro in più in busta paga
Mentre il paese deragliava
E l'asilo costava cinquecento euro al mese

Una mattina non mi sono svegliato
E gli sbirri condannati per avere
Ammazzato di botte un ragazzo
Erano ancora in servizio e arrestavano

Una mattina non mi sono svegliato
E anche un ex calciatore era morto
Misteriosamente in stato di arresto
Mentre era nelle mani dello stato

Una mattina non mi sono svegliato
E il senato non era più composto da eletti
E dopo poco anche la camera
Tanto la democrazia non funzionava uguale

Una mattina non mi sono svegliato
E l'Italia era il paese della mala legale
E chi lavorava era un fesso
Ma chi perdeva il lavoro si ammazzava

Una mattina c'era un sole splendente
E sarebbe stato bellissimo uscire
Correre liberi e gridare forte
Ma io non mi sono svegliato.