blog di Carlo Cuppini

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mercoledì 25 gennaio 2023

Rosanna Pierleoni su "Il mondo senza gli atomi"

Frammentazione del presente, perdita della lingua e decadimento del linguaggio, società della rappresentazione e dell'intolleranza, istupidimento intenzionale delle masse, arrendevolezza patologica dei cittadini, perdita di senso, violenza, disattenzione dolosa verso l'altro e cecità verso il proprio ruolo/incarico, smarrimento dell'ombra e conseguente manovrabilità dell'animo umano, equilibri mantenuti sulla creazione perpetua di capri espiatori, involuzione del diritto, deterioramento di un potere legislativo sempre più scollato dalle esigenze reali e sempre più illogico, al limite del capriccio, affiancato da una combutta di esperti in grado di convincerci che tutto ciò che è stato normale fino ad un certo punto - ad esempio avere cinque dita - sia controproducente e vada rimpiazzato con equilibri nuovi, per il nostro bene - facendoci rinunciare ad un dito della mano. E ancora, il soccombere della poesia alle logiche della finanza, strane manovre nei cieli, nuovi totalitarismi celati dietro movimenti culturali democratici e liberali, classe politica dirigente più stolta che in malafede, o entrambe le cose, progressivo indebolimento della vita umana, calo vorticoso della procreazione, transumanesimo, attaccamento fobico alla vita, al limite della sterilizzazione del pericolo, sia esso un virus oppure un ragno che si aggira per la casa, decadimento dei luoghi della nostra infanzia, e della nostra Italia, e ancora riflessioni sulla vita, sul male di vivere, sul rapporto tra esseri umani e altre specie viventi, sulle relazioni intime e su quelle sociali, sempre più isteriche e distanti, e infine una chiusura molto bella sul paterno e sul materno. Qui mi ha colpito molto l'omaggio alla figura della madre - complesso mondo simbolico di ognuno di noi - e il ruolo che essa svolge per il proprio figlio nel contenimento delle pulsioni "negative", ma anche l'apertura finale, pacifica e compassionevole, verso tutte le persone, fossero anche i propri "nemici".
In particolare "Siccità", "Quattro dita" e "Sessione universale d'esami" descrivono molto bene quanto accaduto negli ultimi anni, pur essendo stati scritti prima.
Una lettura che non può mancare, nel tempo della libertà obbligatoria.

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