Il 17 febbraio per me è sempre il giorno del rogo di Giordano Bruno: un evento storico che non rappresenta un colpo di coda del "regime antico", ma il passaggio di consegne tra quello e lo Stato moderno, in materia di esercizio del potere, manipolazione delle masse e repressione del dissenso. Nella sfera personale, questo anniversario mi rimanda al mio debutto letterario, avvenuto nei miei lontani 17 anni con il racconto "Il mago", dedicato all'irriducibile filosofo e finito fortunosamente nella finale del Premio Campielli Giovani.
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