vedo un cieco che cammina spedito
tra la folla di città per strada
scansa vetri aguzzi di vetrine da guerra
va sui crinali dei neon
oltre il vuoto pneumatico di boati
di frastuoni stridori sgretolare di gole
vedo bene che il cieco
è il solo a vedere
la distesa sconosciuta che ci è casa
la notte desertica e alta e luminosa
dei pastori seminomadi che
sotto il cappotto siamo
vedo che adesso soltanto
nell'attimo breve
di uno sguardo di buio
io riesco a vedere
qualcosa
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