Il settimanale "L'Ortica del venerdì" dedica una pagina al mio libro Quando le volpi puniscono gli uomini, appena pubblicato da Ensemble Edizioni. Grazie a Miriam Alborghetti e alla redazione dell'Ortica. Se l'immagine non si vede bene, l'articolo si può leggere qui. La rivista propone sempre approfondimenti interessanti e vi consiglio di farci un giro. Oltre che nelle librerie, il libro è acquistabile sul sito dell'editore e su tutti gli store on-line (compreso il negozietto di Jeff Bezos, se siete suoi clienti).
blog di Carlo Cuppini
venerdì 11 dicembre 2020
venerdì 4 dicembre 2020
"Quando le volpi puniscono gli uomini" - Se questo libro vi incuriosisce...
ci procuriamo ferite in ogni dove
mangiamo le croste delle parole
de-esistiamo l’un l’altro con amore
seppelliamo i bambini per precauzione
Quando le volpi puniscono gli uomini è un libro sulla fine del mondo, quando le volpi puniscono gli uomini, appunto. È un libro con gli occhi sgranati su un mondo già finito, e che tuttavia continua a esplodere. È un libro come un corpo che si dimena perché ha le mani legate dietro la schiena, e tuttavia bisogna lottare. È un libro con gli occhi incollati a qualcosa che non può essere trascinato nel gorgo e deve essere salvato, fosse anche solo nello scrigno in fondo alla retina, o nello spazio segreto delle relazioni.
E adesso vi chiedo una cosa senza falso pudore. Se questo libro vi incuriosisce, vi suscita qualche interesse, compratelo. Per voi stessi, o per farne dono a qualcuno. Costa 12 € euro, e, se andate sul sito di Ensemble Edizioni, ve la cavate con due clic e un minuto del vostro tempo. (Oltre a quello necessario per leggere il libri, che comunque può essere anche diluito in dieci anni - il tempo che ci ho messo io a scrivere queste 60 stringate poesie.)
In alternativa, potete già ordinarlo in tutte le librerie, mentre sui principali store online, dove è già prenotabile, sarà effettivamente disponibile dal 15/20 dicembre.
Comprate questo libro se vi ispira, non per fare un favore a me (se volete credermi), ma perché un editore piccolo e coraggioso ha deciso di pubblicarlo ora, credendoci, nonostante questo sia il periodo forse in assoluto peggiore, con l’impossibilità di organizzare quelle presentazioni fisiche che costituiscono una imprescindibile opportunità di vendita per i libri che non sono di autori ben noti e non trattano di omicidi e commissari. E la determinazione di chi non ferma la cultura, in barba al buco nero in cui siamo piombati, anzi la promuove a suo rischio e a sue spese, va premiata e sostenuta.
ps.
Sul sito di Ensemble potete anche approfittare della promozione 6 copie a 55 € (24% di sconto), valido sia per 6 copie dello stesso titolo sia per 6 libri diversi.
pps.
Jeff Bezos se la prenderà a male se darete questi 12€ direttamente all'editore, piuttosto che ad Amazon? Sicuramente. Ma poi se ne farà una ragione, dal momento che il suo patrimonio continuerà comunque a crescere smodatamente. In ogni caso, se preferite non farlo innervosire, il link per acquistare il libro su Amazon è qui.
domenica 29 novembre 2020
"Quando le volpi puniscono gli uomini" - qualche parola di presentazione (mia e di Riccardo Manzotti)
A fine dicembre uscirà il mio libro che raccoglie poesie scritte negli ultimi dieci anni (e ampiamente riviste in epoca covid). Il titolo è Quando le volpi puniscono gli uomini, l'editore è Ensemble Edizioni, la postfazione è firmata dal filosofo Riccardo Manzotti.
domenica 22 novembre 2020
La casa brucia (favola della lunga notte)
LA CASA BRUCIA
favola della lunga notte
giovedì 19 novembre 2020
The Big One (Uno splendido domani)
THE BIG ONE
(Uno splendido domani)
Mentre le agenzie mettono a punto i dettagli del Grande Reset, e governi, attori economici e media - nel loro piccolo – edificano in fretta (a volte con una tenera inconsapevolezza) le strutture, le infrastrutture e le sovrastrutture del mondo a venire… la natura, l’arte, il sacro, continuano a parlare una lingua selvaggia e autoctona, che non ha punti di contatti con quella del potere: perché in ogni sua sillaba rivela la discendenza dalla parola originariamente assente: il silenzio. Una lingua destinata a scomparire definitivamente dalla percezione di chi non avrà orecchie che per le parole validate per un utilizzo all’interno del condominio dell’omologazione.
mercoledì 18 novembre 2020
CONTRO LE MASCHERINE AL BANCO (E NON SOLO): UN PASSO IMPORTANTE
Questa mattina ho ricevuto una email di risposta dal Garante per l’Infanzia di Trento, in merito all’appello contro la mascherina al banco che ho inviato a lui, come a tutti gli altri Garanti regionali, e alle massime istituzioni nazionali. Con le 700 firme di chi, da tutta Italia ha aderito all’appello. Nell’email si afferma che dopo molte sollecitazioni compresa la nostra, il Garante ha inviato una lettera aperta alle istituzioni nazionali e regionali, che mi viene inoltrata. Mentre la leggevo mi sono venute le lacrime agli occhi: è un documento di straordinario valore morale, una difesa a oltranza dei diritti dei bambini e dei ragazzi, un’affermazione dei nostri inderogabili doveri di adulti nei loro confronti, la rivendicazione per tutti, giovani e adulti, di un concetto di salute che va ben oltre gli aspetti strettamente medicali. Quel concetto ampio e profondo di salute, di bene e di vita, individuale e sociale, che è stato completamente spazzato via in nome della pandemia.
lunedì 16 novembre 2020
700 firme contro la mascherina al banco
In questi giorni ho ricevuto moltissime adesioni all’appello contro la mascherina al banco, oltre 700, e ho passato diverse ore del fine settimana a ricopiare le firme sotto la lettera. Avrei voluto scrivere una riga di conferma e di ringraziamento a tutti, soprattutto a chi ha lasciato nella email anche pensieri e testimonianze, a volte struggenti; ma dopo le prime 150 ho preso atto che l’impresa era superiore alle mie forze e al mio tempo. Vi ringrazio tutti qui. Questa sera stessa invierò la lettera ai destinatari e agli organi di stampa sperando che l’appello possa avere ascolto e visibilità. Mi impegno a scrivere una email collettiva, a tutti i 700 firmatari, prossimamente, per raccontare se ci saranno riscontri e sviluppi.
giovedì 12 novembre 2020
APPELLO CONTRO L'OBBLIGO DI MASCHERINA AL BANCO
Ill.mi
Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella
Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte
Ministro della Salute, Roberto Speranza
Ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina
Coordinatore del CTS, Agostino Miozzo
Presidente del Consiglio Superiore della Sanità, Franco Locatelli
Vicepresidente UNICEF Italia, Carmela Pace
Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza
Garanti regionali per l’Infanzia
13 novembre 2020
“In tutte le decisioni relative ai fanciulli, di competenza delle istituzioni pubbliche o private di assistenza sociale, dei tribunali, delle autorità amministrative o degli organi legislativi, l'interesse superiore del fanciullo deve essere una considerazione preminente.”
Convenzione sui Diritti dell’Infanzia, Art. 3
Siamo profondamente turbati dalla decisione del Governo di imporre agli studenti a partire dai 6 anni la mascherina anche al banco, per tutta la durata della permanenza dentro la scuola, quindi per cinque, sei o otto ore consecutive, tolto il momento del pranzo.
Siamo perfettamente a conoscenza della situazione epidemiologica del Paese e come tutti siamo attenti, partecipi e preoccupati. Tuttavia, questo non ci impedisce di interrogarci su una misura che non appare basata su un’attenta valutazione del rapporto rischi/benefici; soprattutto se questa misura non è “neutrale”, ma investe pesantemente la vita dei nostri figli, di tutti i bambini e adolescenti che, come adulti, abbiamo il dovere di proteggere.
Riteniamo che l’obbligo della mascherina al banco sia una misura:
- di non evidente necessità rispetto alla specifica situazione epidemiologica dentro le scuole;
- che può penalizzare l’apprendimento e lo sviluppo relazionale;
- che espone bambini, adolescenti e giovani a rischi potenziali, descritti e documentati dall’OMS, alcuni dei quali sono legati alla stessa covid-19, con aumento del rischio di contagio anche per i compagni, il personale scolastico, le famiglie e la comunità tutta;
- espressa in modo non evidente e incontrovertibile nel DPCM 3 novembre.
martedì 20 ottobre 2020
Siamo in trappola (e come uscirne)
Avevamo detto che il lockdown era una trappola. Oggi ci dibattiamo in quelle sabbie mobili lottando per tenere il naso fuori dal fango, e più ci muoviamo più affondiamo. Se non ci muoviamo, affondiamo comunque.
sabato 17 ottobre 2020
COVID-19: RESPONSABILITÀ E TENSIONE
Parliamo del rapporto cittadini/governo rispetto al tema della responsabilità, nel contesto attuale della convivenza con il nuovo virus. Con queste riflessioni voglio rispondere alla seguente domanda: di chi sarà la responsabilità se la situazione epidemiologica – sotto controllo e non emergenziale per almeno tre mesi – volgerà di nuovo verso un’emergenza sanitaria, con esiti magari drammatici, come ci stanno dicendo che potrà accadere?
Il governo – che da marzo afferma di avere fatto tutto bene, tutto al meglio, al punto che l’Italia è esempio e modello per tutto il mondo – nega preventivamente che potrebbe avere qualche responsabilità al riguardo. E per contro la scarica, sempre preventivamente, sui cittadini. Conte (14 ottobre): “Non potete pensare che ci sia il governo che risolva il problema”; “Lockdown? Molto dipenderà dai comportamenti dei cittadini”. È il messaggio che viene diffuso da marzo scorso, con martellamento mediatico costante, e anche attraverso la funzione “pedagogica” dell’inarrestabile “delirio normativistico” (cit. Cacciari): “Se tutto andrà male sarà colpa vostra, vorrà dire che non avete rispettato le regole." Oggi arricchito da un pregevole riferimento d'occasione (mi permetto di parafrasare): "Se non fate i bravi Babbo Natale vi porterà il lockdown al posto dei doni.”
mercoledì 7 ottobre 2020
PETIZIONE - PER UNA SCUOLA APERTA SICURA SERENA
Iniziativa promossa da Pillole di Ottimismo e da Carlo Cuppini (Operatore culturale ed editoriale). Per aderire, FIRMA QUI: http://chng.it/BtPFQCvggz
Lettera aperta
- I giovani si ammalano meno della COVID-19;
- Al contrario di quanto avviene per l'influenza, il ruolo dei più giovani nella trasmissione di SARS-CoV-2 è limitato;
- La trasmissione bambino-adulto è meno frequente rispetto a quella tra adulti;
- La riapertura delle scuole non è stata associata ad un significativo incremento della diffusione del virus.
sabato 19 settembre 2020
La regola dei 15 minuti e la Teoria della relatività a scuola
Come funziona Immuni? Se sei stato per almeno 15 minuti a distanza ravvicinata con un positivo ti avverte del rischio contagio. Come per almeno 15 minuti?! Sì, quello è il tempo minimo per rischiare di infettarsi stando a “contatto stretto” (sotto i due metri) con un malato. Non lo sapevate? Be', capisco: del resto, pur essendo terrorizzati, ligi fino alla morte agli ordini del governo e pronti a redarguire chiunque porti la mascherina sotto il naso, voi non avete scaricato Immuni.
martedì 1 settembre 2020
Dalla parte dei bambini e dei ragazzi (contro le mascherine nelle scuole)
Articolo pubblicato su L'Ortica del Venerdì.
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"Chi invece scandalizza anche uno solo di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina girata da asino, e fosse gettato negli abissi del mare." (Mt, 18,6)
Dopo estenuanti incertezze, il 31 agosto il Comitato Tecnico Scientifico ha dichiarato che nelle scuole di ogni grado bambini e studenti potranno togliersi le mascherine in condizioni di staticità e dove sia garantita la distanza di un metro. Viene specificato che, riguardo alla scuola primaria, questa concessione è fatta “per favorire l'apprendimento e lo sviluppo relazionale”, riconoscendo quindi che la mascherina è un potenziale ostacolo agli obiettivi principali che la scuola persegue. Quindi ha vinto la tutela dell'infanzia e va tutto bene? No.
Il modo in cui il dibattito pubblico sull’obbligo di mascherina nelle scuole si è svolto dà la misura dello scandalo: come se questa imposizione – a prescindere dalla sua eventuale utilità o necessità – non fosse certamente anche una conclamata violenza psicologica e un impedimento allo sviluppo; o una “tortura” come ha detto Elena Donazzan, Assessore all'Istruzione del Veneto.
Ma parliamo un momento della eventuale utilità/necessità della mascherina nelle scuole.
Esistono molti studi scientifici – rafforzati da altrettante evidenze epidemiologiche “sul campo” provenienti dagli altri Paesi che hanno aperto le scuole nei mesi scorsi – che affermano che le scuole non sono luogo di significativo contagio; che i bambini non si ammalano, non si contagiano tra loro e non contagiano gli adulti, se non in modo sporadico e generalmente poco significativo.
mercoledì 26 agosto 2020
Chi siamo, chi eravamo
Ho evitato di disquisire sul numero dei morti mentre la gente moriva: era indelicato, e mi sembrava un terreno scivoloso finché la situazione non si fosse stabilizzata.