In attesa di sapere che forma avranno esattamente i ristori che il governo certamente non vorrà negare ai bambini e ai ragazzi, per risarcire almeno simbolicamente il molto di cui sono stati privati, spesso del tutto immotivatamente... noi facciamo rane. Rane che saltano. Un esercito di rane che saltano. Rane pronte a saltare fuori dal pentolone al primo aumento della temperatura dell'acqua. Così, per divertirci. E poi non si sa mai.
Quanto ai ristori per bambini e ragazzi, considerata la difficilissima situazione economica in cui versa il Paese, personalmente mi sembrerebbe adeguato un risarcimento di 10 € al giorno per ogni giorno di scuola perso, da corrispondere a ogni bambino in forma di bonus spendibile nei prossimi dieci anni in cultura, socialità, divertimento, libri, giochi, viaggi, corsi, sport.
(Oltre, ovviamente, alla totale gratuità, per i prossimi due anni, di cinema, teatro, musei, sport, corsi di inglese/scacchi/teatro/musica, parchi divertimento, treni, autobus, alberghi.)
Tuttavia sono certo che il governo avrà idee migliori di queste, più articolate e più generose.
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