blog di Carlo Cuppini

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sabato 21 aprile 2018

"Il mondo senza gli atomi" e la questione del linguaggio

La questione ancora una volta è il linguaggio: contro di lui la rivolta, con lui la sfida, attraverso di lui il tentativo.
Riusciamo a pensare soltanto a quello che può essere detto attraverso il linguaggio, e quindi fissato, grazie alle sue strutture, in concetti. Di più: crediamo a tutto ciò che diciamo: se può essere detto – in un certo senso, in una certa misura – deve essere vero. Per quanto assurdo possa essere o sembrare.
"Cosa sarà di me dopo la mia morte?", "Io sono una persona", "Domani vado al mare" "Bisogna respingere i clandestini": frasi che, a ben guardare, non vogliono dire niente; composizioni di singoli elementi linguistici che, anche presi uno per uno, sono folli schematizzazioni linguistiche di esperienze complesse, inafferrabili e inenarrabili.
"Io sono un io?" Bisognerebbe partire da questa domanda, ogni volta che si comincia una frase con la parola "io". E qui non sto tirando in ballo la filosofia, ma la letteratura, e in particolare la narrativa e la poesia: cioè quelle arti che usano come materiale specifico di costruzione il linguaggio verbale. 
"Il blu è rosso", "Ieri andrò a cercare il mio doppio", "Giovanni viveva a Lucca e Piero a Lugano, ma entrambi erano la stessa persona." Queste frasi hanno meno significato delle precedenti?
"Il mondo senza gli atomi era un magma compatto...", "Il figlio del mondo era un piccolo mondo...", "Inutile respirare, se poi prelevano dall’aria i nostri stati di grazia...", "Eravamo saliti senza biglietto sull’autobus per il quinto pianeta...", "Avevamo installato missili in mezzo alla piazza per respingerli...": i primi cinque racconti del mio libro cominciano così.
La forza di una frase che si mantenga sul crinale tra senso e non-senso invoca con urgenza uno sviluppo narrativo che sfidi la logica comune, il modo di abitare il mondo - sentendoci "padroni in casa nostra" - attraverso catene collaudate di pensieri.
E mi rendo conto che la necessità è ancora quella, la stessa che mettevo in opera a quattordici anni con le prime prove di scrittura: spaccare il conformismo più sottile e insidioso, sfondare la rete dei concetti prefabbricati (istruiti da millenni di continuità simbolica del potere), strappare un anelito di vita, di grazia e di rivolta, dall'oltre di questa recinzione che riteniamo essere la casa comune.

Leggendo "Il mondo senza gli atomi" troverete...

Leggendo “Il mondo senza gli atomi” troverete: il mondo senza gli atomi, il figlio del mondo, i migranti interstellari e chi da terra li sta ad osservare, molti ribelli sparsi su vari pianeti di diversi sistemi solari, i nuovi venuti, le ombre e il merlo che se le è mangiate, i bocciati e perciò deportati, chi ha deciso che quattro dita sono bastanti e chi quattro dita se le fa bastare, grossi uccelli pelosi e i loro testicoli ciondoloni, gli aspiratori, Claudia e Roberto, i governanti, le autorità, i tutori dell'ordine, gli esaminatori, i contrabbandieri di paraspigoli, orde di camerieri ex rivoluzionari, i figli viziati dei camerieri ex rivoluzionari, i nullatenenti acculturati e i loro figli ignoranti e violenti, tre ragazzi illegali e chi vuole farli sparire, gli struzzi, gli elefanti, altri migranti, l'uomo che coltiva bonsai, l'uomo che scappa dai vortici e la sua famiglia, il papa nello spazio, gli abitanti dei pianeti remoti, varie fini del mondo, gli uni e gli altri, il domatore di ragni e i suoi ragni, i licantropi di Urbino e un celebre dipinto di Piero della Francesca, una pantera alle porte di Roma, i cosacchi, un ragazzo rapito e il suo nugolo di moscerini, una serie di strane apparizioni sotto mura medievali, il Mal Vivente, l'uomo vitruviano, le farfalle ai tempi della crisi, un angelo e il suo cazzo rilevatore, uno psicanalista in partenza per la Luna, Mandelstam il poeta, violenti nani da giardino, Pinocchio e Carlo Marx, i delfini mutanti, un'algida dea con l'accetta, migliaia di cani morti e un bambino su un'oca, il prosciutto di cuore e i suoi assaggiatori, nonché il macellaio, i cocchieri di Gaza, il giaguaro e il coccodrillo, leoni che sembrano gattini, orde di prozie e cugini, il sangue, energumeni in camicia bianca, varie schiere di malintenzionati, un carrista di Carnevale cieco, una vittima, il traffico veicolare a Firenze, un padre, una dozzina di cani biondi, una madre. Nient'altro mi pare (anche se forse qualcosa ho scordato).

Il mondo senza gli atomi - piccola riflessione autocritica

“Il mondo senza gli atomi” nasce dopo anni di lavoro sulla poesia, intesa come radicale corpo a corpo con il linguaggio, bestia solo in apparenza addomesticata che in realtà non vuol essere parlata ma pretende di parlarci, farci dire – e diventare – ciò che vuole. “Militanza del fiore”, sette anni fa, ha presentato l'esito di questo scontro, con testi poetici a brandelli, sanguinanti, spezzati. Per questo, forse, “difficili”, a detta di alcuni “d'avanguardia”, o “illeggibili”. Anche se per me i testi poetici di “Militanza del fiore” sono leggibilissimi come lo è un incontro di box o di lotta: leggibili nel dimenarsi del gesto, nella sua eventuale efficacia, non nella coerenza o sensatezza degli enunciati.
“Il mondo senza gli atomi”, oggi, raccoglie 41 storie “facili”, molto “leggibili”: fiabe, sogni, leggende, viaggi, escursioni oniriche, metamorfosi, storie di animali, rivolte, fantascienze, stermini. Storie brevi e brevissime, da leggere prima di dormire, oppure seduti sul gabinetto.
Eppure mi pare che l'humus da cui è germinata la scrittura oggi sia lo stesso delle poesie di ieri: è la vita che risponde, attraverso la sfida del linguaggio, alla provocazione del linguaggio, ai suoi continui attentati contro la realtà, alla sua sfrenata volontà di deportare tutti quanti nel regno dell'insensato e negarci l'accesso alla felicità.

Il mondo senza gli atomi - ringraziamenti estesi

A pochi giorni dall'uscita del libro, vorrei fare pubblicamente alcuni ringraziamenti (in forma più estesa rispetto a quelli che compaiono in fondo al libro). Prima di tutto a chi ha letto la bozza e mi ha dato preziosi suggerimenti per le ultime correzioni e le ultimissime limature: Ramona Caia, naturalmente, poi Giorgio Fratini, anche autore dell'illustrazione in copertina, Ivan Orsomeonelse Lorenzetti, Debora Pradarelli, Gianfranco Marcucci, Marco Ferrante, Ettore Pietrabissa, Adriano Sofri; e le mie sorelle, i miei genitori, mia zia Carla. Inoltre, ringrazio tutti gli amici di “Cultura Commestibile” (che ha ospitato in anteprima alcuni di questi racconti sulle sue pagine digitali, accompagnati dalle opere grafiche di Aldo Frangioni) che in vario modo mi hanno dato riscontri: in particolare Simone Siliani, Aldo Frangioni, Emiliano Bacci, Gianni Biagi, Michele Morrocchi. Poi voglio ringraziare Cristina Abati, Giovanni Agnoloni e Sandra Salvato, che con generosità hanno accettato di animare la prima presentazione del libro a Firenze; e Stefania Costa, che ha voluto accoglierla al caffè letterario Le Murate. E infine grazie a tutti coloro che mi hanno incoraggiato e spronato, o che hanno accolto la notizia dell'uscita con curiosità e apprezzamento: tra i tanti, Antonio Bigini, Marta Menichetti, Deborah Russotto, Matteo Faglia, Edoardo Olmi, Simone Giacinti, Laura Antonini, Alberta Zancudi e Maria Gabriella Ranno delle edizioni Palabanda, i nuovi colleghi di Marsilio Editori e di Palazzo Strozzi, i tanti amici fiorentini, romani e ladispolani (comprese le parti acquisite delle mia grande famiglia), insieme ai vecchi amici bolognesi e urbinati che non posso nominare uno a uno, anche se mi piacerebbe. E qualcuno di importante l'ho sicuramente dimenticato, magari perché troppo scontato: vi chiedo scusa in anticipo, e vedrò di farmi perdonare...

giovedì 5 aprile 2018

Il mondo senza gli atomi - il libro

Dieci anni di visioni e libere scritture, su questo blog, su riviste, in fogli sparsi...
Cinque anni di lavoro intorno a un'idea di libro...
Una bambina e un bambino nati nel frattempo...
Da Berlusconi a Salvini e Di Maio, avendo perso per strada anche gli ultimi pezzi di un possibile socialismo...
Il pianeta che continua a roteare mentre la Nasa bombarda il lato oscuro della Luna piovono stazioni spaziali cinesi ...
Enormi uccelli ricoperti di pennacce nere volteggiano oscurando il cielo....

... E alla fine Il mondo senza gli atomi sta per venire alla luce.

40 racconti + 1, storie brevissime e brevi, escursioni nell'onirico, in un corpo a corpo con il surreale, saltando dall'utopia del cosmo ai labirinti del sottosuolo, lambendo la logica del sogno, fiabe e deliri più veri del vero, dove si commettono crimini insensati e si perpetrano stermini di massa.
Eppure in fondo ai binari della deportazione rinasce la speranza della grazia, fiori del deserto che compaiono ogni mattina, al primo diradarsi delle tenebre, presto bruciati dall'arsura.

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Carlo Cuppini, Il mondo senza gli atomi
Ensemble Edizioni, 152 pagine, 12 €
ISBN  978-88-6881-236-2 

Copertina di Giorgio Fratini

Da fine aprile in libreria e negli store on-line

Presentazione:
24 aprile, ore 18.30 - Caffè letterario Le Murate Firenze
Con Cristina Abati, Giovanni Agnoloni, Matteo Faglia, Sandra Salvato