blog di Carlo Cuppini

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mercoledì 26 gennaio 2011

Quel genere di criminale

sono inciampato nel filo
del discorso che hanno teso le cose
che fanno di continuo le cose
che sta teso tra gli stipiti delle porte
dietro la sedia e sui gradini di casa
e nel bel mezzo
di quello che credevi il silenzio


quella gente ha istruito le cose
perché facessero questo discorso
senza mai perdere il filo
dove continuo a inciampare
e sbatto la fronte per terra
e mi ferisco a morte e sanguino sempre


allora apro gli occhi
mi dico mi voglio sottrarre
a queste parole che sparano
colpi sul corpo da tutti i lati
questa ragnatela che ci ha fatto inciampare
così poi ci hanno raccolti e infilati nei convogli
e deportati nel regno dell'insensato
coperti di doni
avvolti di fili e parole


e voglio imparare il silenzio
reale
quella gente lo ha messo fuorilegge da un pezzo
perché cancella i loro fili dalle strade
io voglio essere quel genere di criminale
che se ne sta zitto
e si sottrae alla tombola istituzionale
e poi dopo un secolo o due
ha ri-imparato a parlare

3 commenti:

  1. l'ho pubblicata sul mio profilo..è bellissima..il concilio d'indecenza che gioca a tombola sulle sorti dell'Italia andrebbe abbandonato/boicottato per il silenzio o col silenzio, o col chiasso ..silenzio e chiasso possono essere strettamente imparentati.

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  2. Che questo silenzio possa conquistarci tutti...
    e che le cose possano ritrovare la loro vera natura lasciandoci nuovamente a occhio e cuore aperto...
    Vera e bella.

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  3. Stanca del regime.
    Non siamo stanchi di farci insultare da stupide frasi,costruzioni inutili, vanità senza nome, gioie false, malate, personali? Non siamo stanchi di avere un cervello e lasciare che resti appeso ad un filo nato per stritolare e avvizzire le idee?
    Grazie per le tue poesie!

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