blog di Carlo Cuppini

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venerdì 9 marzo 2012

Ricorda (9/1/12)

Quando è morta la nonna
la notte è caduta la pianta.
L'aveva regalata a sua figlia - mia madre -
il giorno del suo matrimonio.


Stava lì da trentasette anni
frammento di giungla in salotto
con foglie grandissime – incanto di bambino –
il fusto flessuoso e robusto sostenuto
aderente al muro con una corda.


Elvira nel partire
ha rotto di schianto la corda
la pianta – un serpente inanimato –
è crollata coi suoi quattro metri d'altezza
il pavimento era pieno di terra.


Il mattino l'abbiamo rialzata
un po' sciupata - sempre viva -
l'abbiamo assicurata alla parete
con una corda nuova.

2 commenti:

  1. La corda nuova che tiene legata la pianta al muro è fatta di fibre robuste intrecciate. La pianta caduta, cadendo, si è danneggiata, ha perso delle foglie, altre si sono ingiallite nei giorni successivi e io, rattristata, le ho potate. Ma non è morta. La sua vita continua: i germogli che aveva cacciato fuori, scaglionati nel tempo, hanno continuato a crescere e continuano a rappresentare la storia della vita, semplice e lineare, scontata e logica, così come l'ha sempre raccontata la nonna. La storia della vita che si ripete con le vite dei componenti delle famiglie del mondo, che si intersecano e si accompagnano per un tratto lungo o breve di tempo. Allora troverai sempre la pianta nonna che sta per raggiungere il soffitto; di fianco, più bassa, ci sarà la pianta mamma; ai suoi lati, le piantine figlie, a volte una sola, a volte due, raramente tre, proprio come ora, proprio come voi tre. Questa storia è al femminile solo per coordinarmi alla pianta, ma naturalmente avrei potuto dire "albero nonno", "albero babbo", "alberelli figli". Quando la pianta o l'albero raggiunge il soffitto la sua storia si conclude e lascia in eredità la sua essenza, i suoi aiuti, lo spazio di crescita e di vita ai suoi figli e ai suoi nipoti che si abbarbicano alla vita con le loro robuste fibre intrecciate. Le piante nonne e gli alberi nonni sono enormemente felici di questo. Ne sono convinta. Perché so cosa significa essere mamma di Laura, Carlo e Chiara e ora, grazie a Martina, so anche cosa significa essere nonna. Firmato: Pianta Mamma e nonna.

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