blog di Carlo Cuppini

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sabato 9 ottobre 2021

"Prof. Marco Villoresi, lei non potrà accedere"

Ricevo dal prof. Marco Villoresi dell'Università di Firenze la comunicazione del suo allontamento dall'insegnamento e della sospensione dello stipendio, e la diffondo come ulteriore testimonianza dell'epoca in cui viviamo.

Premetto una mia riflessione che inizia con due domande.
Tra una settimana, 16 ottobre 2021, con quali parole, con quali "mai più", con quale eventuale imbarazzo, oppure con quale stentorea ipocrisia, nelle scuole e nelle università si celebrerà la memoria del 16 ottobre 1938, data di entrata in vigore del bando per i docenti e gli studenti ebrei dalle scuole italiane?
Con quale rassicurante certezza di essere dalla parte giusta della Storia si ricorderà che quel 16 ottobre ha costituito – grazie ai germi di odio, intolleranza, discriminazione – la premessa di un altro, ben più tragico, 16 ottobre, quello del 1943, giorno del rastrellamento e della deportazione degli ebrei – gli stessi individui già degradati al rango di "non persona" grazie al bando di 5 anni prima?

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Marco Villoresi, fiorentino, si è laureato nel 1990 all’Università di Firenze. Nella stessa Università ha ottenuto i titoli di Dottorato e Post Dottorato e ha ricevuto varie borse di studio, assegni di ricerca e incarichi come professore a contratto. Sempre continuando a insegnare, dopo molti anni di lavoro nel ruolo di ricercatore a tempo indeterminato, dal 2015 Marco Villoresi è professore associato di Letteratura Italiana dell’Università di Firenze. Il 27 settembre 2021, a seguito del suo rifiuto di esibire il lasciapassare verde, il professor Marco Villoresi ha ricevuto dall’Università di Firenze una comunicazione di divieto di accesso al luogo di lavoro e di sospensione della retribuzione. Ricordando che il professor Marco Villoresi in qualsiasi altra Università d’Europa oggi potrebbe serenamente insegnare e portare avanti il suo lavoro di ricerca, la predetta comunicazione dell’Università di Firenze viene qui resa pubblica con un puro atto di civica trasparenza.




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